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Una scuola migliore non si può fare senza i libri

libri scolastici africa

L’accesso alla scuola per tutti in Africa non è sufficiente se questa non è accompagnata dalla qualità della didattica e degli insegnanti e soprattutto dalla possibilità di accesso ai libri scolastici. Dal 27 al 29 luglio ad Abidjan in Costa D’Avorio si sta svolgendo un workshop internazionale con responsabili politici, esperti in didattica di insegnamento, partner per lo sviluppo per trovare efficaci strategie in grado di risolvere l’alto costo e la bassa disponibilità dei libri di testo a disposizione degli alunni e studenti africani.

In questi anni i  paesi dell’Africa sub-sahariana hanno registrato importanti progressi nell’accesso all’istruzione ma non sempre accompagnati dalla qualità dell’istruzione  derivante anche da una carenza cronica di materiale didattico per l’apprendimento , compresa la buona qualità dei libri di testo unita all’accessibilità degli stessi. Questa situazione rappresenta un serio ostacolo al miglioramento della qualità nell’apprendimento.

Un recente studio della Banca Mondiale, Getting Textbooks to Every Child in Sub-Saharan Africa  , ha consentito di approfondire la questione  identificando nel contempo alcuni dei colli di bottiglia che determinano la scarsità dei libri di testo  e non tanto sul versante delle risorse per finanziare la stampa e la produzione dei libri , quanto piuttosto il costo della produzione manuale, incluso lo sviluppo di contenuti, l’approvvigionamento, la pubblicazione e i costi di distribuzione. Questa carenza è ulteriormente aggravata dal fatto che la popolazione studentesca africana è in rapida crescita e che ha portato, nella scuola primaria, il rapporto tra testo e alunni a 1:11 per la lettura e 1:13 per la matematica.

Lo studio poi formula alcune semplici raccomandazioni come per esempio gestire in appalto la distribuzione dei libri soprattutto per garantire  le zone rurali; la selezione di editori tramite gare d’appalto internazionali. Si raccomanda inoltre che la tecnologia non deve sostituire i testi tradizionali quanto essere vista come un complemento utile a migliorare la qualità della didattica e dell’accesso alle fonti.

Ad Abidjan ci saranno rappresentanti di ben 16 nazioni, vedremo se  le decisioni riusciranno a rendere accessibili i libri di testo a tutti i bambini dell’Africa sub-sahariana.

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