Per vi invitiamo a partecipare alla diretta streaming su: MINERALI CLANDESTINI – Martedì 11 Maggio dalle ore 18,00 alle 19,30 su piattaforma ZOOM e diretta FACEBOOK.com/Time4Africa/ e a diffondere l’invito a tutti i vostri amici.
ID riunione: 837 4977 5906
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Dal primo gennaio l’Unione europea si è data una legge che obbliga le imprese a dichiarare la provenienza di quattro minerali che possono alimentare conflitti e instabilità e vale su tutto il territorio Ue. Il nuovo Regolamento rende possibile di ricostruire la filiera porta, che dalle miniere a ciascuno di noi, i minerali essenziali per i nostri telefonini, automobili, gioielli, videogiochi, elettronica… chiamando le imprese a contribuire ad arginare una produzione e un commercio che si fonda troppo spesso sul lavoro di “bambini schiavi” e che contribuisce ad alimentare conflitti, gruppi armati e instabilità, soprattutto in Africa nell’area dei Grandi Laghi e in particolare nella Repubblica democratica del Congo, in quelle terre che hanno visto il barbaro assassinio dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci e dell’autista congolese Mustapha Milambo.
È solo un primo passo, ottenuto grazie al lavoro di molti, anche da parte nostra che da molti anni abbiamo promossa una Campagna di sensibilizzazione con la da Rete pace per il Congo, Cipsi (Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale) e Maendeleo Italia.
Oggi, vogliamo ritornare a parlare di Minerali Clandestini, a partire dalla RDC per mantenere accesi i riflettori sule cause dell’instabilità e della povertà che affliggono la popolazione congolese. Molte multinazionali hanno interessi nel Congo per l’estrazione del coltan e del cobalto. Allo sfruttamento delle risorse minerarie è connesso il fenomeno del land-grabbing, l’acquisto di terreni molto vasti da parte di multinazionali straniere per utilizzarli sia come bacini di estrazione sia come monocolture estensive. Non mancano, poi, denunce di violazioni molto gravi dei diritti umani più basilari. Oggi, vogliamo rilanciare anche la Campagna Minerali Clandestini su questi temi, per vigilare che anche l’Italia vigili sul corretto e concreto rispetto del nuovo Regolamento Europeo.