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Verso il Forum della regione FVG delle associazioni e ong di solidarieta' internazionale

Fnalmente il processo si è messo in moto. Forse questa sarà la volta buona per costruire un soggetto politico regionale in grado di sostenere, promuovere, e incidere anche sulle scelte di indirizzo della cooperazione regionale allo sviluppo e partenariato internazionale.
Nel corso di questi anni, con l’esperienza dei bandi e dei tavoli è stata un’opportunità per una conoscenza reciproca dei tanti attori che operano nel contesto della coooperazione e solidarietà internazionale. A questo lavoro, a questo incontro tuttavia mancava un progetto culturale  ma anche “politico” che si traduceva in un deficit di rappresentanza. Forse perchè, chi più chi meno, era impegnato ad inseguire ed incamerare  progetti.
Noi pensiamo che oggi sia necessario lavorare una nuova elaborazione culturale, una nuova sintesi politica. Una capacità organizzativa e di mobilitazione in grado di fare “lobbing” , pressione sociale sui decisori politici richiamandoli alla coerenza delle azioni: soprattutto quelle orientate a sostegno di politiche attive di lotta alla povertà.
Un nuovo approccio è necessario: se la cooperazione vuol dire condivisione e reciprocità, bisogna essere conseguenti. Basta parlare di “beneficiari”.
Queste sono alcune delle questioni che le associazioni, che indendono aderire  e dar vita al Forum regionale, dovranno confrontarsi. Il documento che il gruppo di lavoro ha prodotto e che qui sotto presentiamo ci sembra sia una importante e condivisa base di lavoro.

Al via la costruzione di un Forum regionale di Associazioni e Ong di cooperazione e solidarietà internazionale


Questo appello nasce in seguito ad alcuni incontri avuti tra Ong, Associazioni, Organizzazioni del Friuli Venezia Giulia che svolgono attività di cooperazione e solidarietà internazionale.
La proposta nasce dall’esigenza manifestata da parte di numerose organizzazioni di trovare un luogo di incontro, di confronto e di elaborazione sui temi della Cooperazione e della solidarietà internazionale. Un luogo dove elaborare una propria visone della Cooperazione, che sia rinnovata in funzione degli importanti e profondi cambiamenti in atto nelle società globalizzate, partendo comunque dalle realtà regionali.
LEGGERE
Un primo importante aspetto riguarda una lettura condivisa della realtà e dei cambiamenti in atto a livello locale e globale al fine di comprendere come si colloca la cooperazione internazionale realizzata dai territori (intesi come una pluralità di soggetti: società civile, istituzioni, enti locali, Università, ecc.) ed in particolar modo per identificare il contributo e le responsabilità delle organizzazioni della società civile.
Oltre agli importanti classici strumenti e parametri di lettura della realtà (indice di sviluppo umano, tassi di aumento della popolazione, di urbanizzazione, ecc.), è importante considerare alcuni elementi di contesto che stanno generando importanti cambiamenti sociali, economici e culturali, quali ad esempio:
-         gli impatti degli squilibri climatici sui rapporti tra gli stati, le loro politiche internazionali (immigrazione, regole commerciali, accordi …) e le loro priorità di intervento;
-         l’invadenza del mercato (concorrenza, privatizzazioni, gare, ecc.), che regola  le attività di scambio di beni e servizi, in aree che dovrebbero essere governate con diverse modalità onde evitare squilibri e ingiustizie (gestione dei beni comuni, dei servizi pubblici essenziali);
-         l’allargamento dell’Unione Europea a ulteriori nuovi Stati (Croazia, Bosnia Erzegovina, Turchia?, ed altri) vista non solo come opportunità economica e per l’apertura di nuovi mercati ma considerata per le potenzialità che tale prospettiva riveste per la nostra Regione in termini culturali e sociali;
-         il rapporto tra immigrazione e cooperazione, in particolare nei seguenti aspetti:

  • nelle cause dell’immigrazione (difficoltà economiche ed esclusione sociale nei Paesi di origine); nella lotta all’immigrazione selvaggia;
  • nelle potenzialità dell’immigrazione (fattore di sviluppo economico per la nostra Regione attraverso il reddito prodotto dagli immigrati e per i Paesi d’origine attraverso le rimesse; scambio culturale, sociale, , ecc.).

CAPIRE
Riteniamo che queste organizzazioni siano una componente essenziale della società civile, una espressione delle comunità locali e portatrici di un punto di vista e di sensibilità che insieme ad altre compongono le ricchezze e le potenzialità dei territori.
In questi ultimi anni è cresciuto l’interesse da parte di diverse tipologie di soggetti nel coinvolgersi o nel realizzare direttamente iniziative di cooperazione internazionale quali Enti locali, Enti tematici, Istituzioni, Università, Scuole, Imprese ed altri; consideriamo fondamentale il dialogo, il confronto, la collaborazione e la sinergia con questi soggetti nell’ottica dell’approccio alla cooperazione tra territori e nella differenziazione dei ruoli. Anche per questo un Forum regionale delle associazioni permetterebbe di interagire con maggior efficacia con gli altri soggetti.
I processi di cambiamento, di miglioramento della qualità della vita passano anche attraverso il ruolo dell’economia e delle imprese. A tal fine riteniamo importante anche il dialogo con le imprese in modo particolare con quelle che assumono come parte integrante della propria attività la valorizzazione delle risorse locali, la partecipazione della comunità, la responsabilità sociale delle imprese con i relativi strumenti di concreta attuazione, il coinvolgimento del terzo settore attento al mantenimento degli equilibri culturali, sociali e ambientali.
Da un ventennio è in atto un processo di mondializzazione che va regolato tenendo presente il ruolo del terzo settore; ma, allo stesso tempo, avanza anche l’affermazione identitaria dei popoli (vedi l’ultimo voto europeo o la situazione nei grandi laghi in Africa).
E’ importante, infine, capire come la definizione della politica di partenariato internazionale sarà progressivamente valorizzata e assunta dall’Unione europea a discapito della cooperazione degli Stati. In questo contesto il ruolo dei soggetti regionali diventa centrale così come la loro possibilità di agire direttamente sul territorio e tra territori.
AGIRE
La costruzione di un Forum regionale delle Associazioni e ONG di cooperazione e solidarietà internazionale è dunque un primo passo fondamentale di identificazione dei soggetti locali, di confronto, di elaborazione delle linee guida.
Rifiutiamo ogni uso strumentale della Cooperazione che non sia finalizzato alla risoluzione delle cause che creano le ingiustizie, l’esclusione sociale e la mancanza di diritti, come ad esempio gli usi politici, economici (apertura di nuovi mercati, scambi commerciali, ecc.), di mera visibilità, ecc.
La Cooperazione sulla quale vorremmo confrontarci e che vorremmo realizzare riguarda un nuovo approccio che supera la dimensione dell’aiuto e mira ad una alleanza globale della società civile che concorra ad affrontare i problemi e le cause che generano miseria, mancanza dei diritti fondamentali (in primis, terra, cibo, acqua, salute, istruzione, ma anche informazione, conoscenza ed altri) promuovendo relazioni che possano incidere sulle scelte globali e costruendo buoni esempi di convivenza tra i popoli basata sul rispetto reciproco, sulla pari dignità, sugli scambi economici equi, ecc.
Una cooperazione che supera il concetto di Nord e di Sud e che opera in tutti i luoghi dove i meccanismi che generano ingiustizie si formano e si manifestano, che opera attraverso il coinvolgimento dei territori in processi che determinano concreti e duraturi cambiamenti.
Intendiamo dunque elaborare un modello teorico e pratico di cooperazione decentrata, tra territori  che si avvalga anche di strumenti tipo Tavoli di co-progettazione, nei quali ci sia una confluenza di soggetti e di competenze. Un modello che integri le diverse attività di cooperazione con quelle informative, educative e formative realizzate anche sul territorio regionale.
Per aderire al percorso di costruzione del Forum invia una mail a:
forumcooperazione.fvg@gmail.com
Sarà successivamente attivata una mailing list per permettere una più facile comunicazione tra tutte le organizzazioni coinvolte.
Udine, 19 giugno 2009

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