Sono passati cinque anni dall’omicidio per torture di Giulio Regeni. Quello che è successo è noto, quello che manca è la Verità accertata e riconosciuta. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto dalla Procura di Roma che ha chiesto il rinvio a giudizio per i quattro agenti dei servizi segreti egiziani coinvolti nell’inchiesta. Rimane il fatto che l’ Egitto non risponde a nessuna sollecitazione di verità e giustizia e che l’Italia non ha ancora assunto adeguate misure diplomatiche contro questa omertà egiziana.
Qui l’appello promosso dalla Rete DASI FVG
Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte
Al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio
Gentili Presidenti e gentile Ministro,
alla luce delle recenti conclusioni dell’inchiesta della Procura di Roma sul rapimento, le torture e
l’uccisione del ricercatore universitario Giulio Regeni che evidenziano il coinvolgimento di apparati
dello stato egiziano e la sospetta collaborazione di alti vertici del suo governo nei fatti contestati;
con riferimento ai rapporti economico-politici tra Italia ed Egitto che in questi anni non si sono mai
interrotti e alla vendita di armi italiane al Paese mediorientale;
tenendo conto delle richieste avanzate dalla famiglia Regeni di richiamare l’ambasciatore italiano
dall’Egitto, visto il rifiuto delle autorità egiziane di comunicare alla magistratura del nostro Paese il
domicilio delle persone coinvolte nell’omicidio di Giulio dopo il loro rinvio a giudizio;
convinte/i di rappresentare larga parte dell’opinione delle cittadine e dei cittadini del Friuli Venezia
Giulia, terra di origine di Giulio e di residenza della sua famiglia, nell’intento di contribuire alla
causa di tutte le persone che non solo in Egitto ma nel mondo subiscono la violazione dei
fondamentali diritti umani;
ci rivolgiamo a voi chiedendo
il richiamo immediato dell’ambasciatore italiano dall’Egitto, sollecitando anche un vostro intervento
presso le istituzioni europee affinché impegnino l’Egitto ad assumere pienamente le proprie
responsabilità nei confronti della costante e diffusa violazione dei diritti delle persone.
Vi ringraziamo molto per l’attenzione.
Con i saluti più cordiali
Seguono le adesioni di oltre cento associazioni