L’Africa in Italia. Per una controstoria post-coloniale del cinema italiano. A cura di Leonardo de Franceschi, Aracne, Roma
“Non sono di colore, sono nera e fiera di esserlo”. Così ha parlato Cécile Kyenge, ministra afro-italiana. L’Italia è stata per decenni un paese “bianco”, monoetnico, con una cultura e quindi anche un cinema altrettanto bianchi. Ma gli “altri” erano ugualmente presenti. Da cento anni, da quando esiste il cinema, i neri, gli africani sono protagonisti nella produzione cinematografica italiana, nel bene e, spesso, nel male. Ora il volume L’Africa in Italia. Per una storia postcoloniale del cinema italiano ne fornisce un quadro d’insieme in maniera magistrale. Tra le figure che popolavano le produzioni ai tempi delle colonie e i personaggi di film recenti che ci raccontano gli afro-italiani di oggi troviamo di tutto e di più: le macchiette di certe commedie all’italiana degli anni settanta e cinepanettoni degli anni 2000, ancora oggi improntati a un razzismo becero che dovrebbe far ridere, ma anche i soldati afro-americani arrivati nel 1944-1945, raccontati meglio dal cinema neorealista italiano che non da Hollywood, o le “veneri nere” (su una di loro Igiaba Scego scrive una bellissima postfazione). Una preziosa raccolta di saggi, integrata da conversazioni con alcuni protagonisti cinematografici dell’Africa nel cinema italiano.
Michael Braun