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La scomparsa dell'Infanzia

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La scomparsa dell’infanzia
Neil Postman
Armando editore, 14 euro circa
Il libro di Neil Postman che qui segnaliamo, rappresenta un punto di vista innovativo per meglio comprendere la traiettoria dello sviluppo dell’infanzia, intesa come categoria sociale. Secondo Postman infatti l’infanzia non รจ un fatto biologico, ma un prodotto sociale.
Dora di Biase – Pedagogista
Fino al XVI secolo lโ€™infanzia era pressochรฉ invisibile, non appena si raggiungeva la maturitร  linguistica, cioรจ non appena i bambini acquistavano il controllo del loro linguaggio, allโ€™incirca verso i sette anni, diventavano adulti perchรฉ erano in grado di dire e capire ciรฒ che anche gli adulti erano in grado di dire e capire.
La situazione cambia con lโ€™invenzione della stampa con caratteri mobili e la conseguente rapida diffusione dei libri: lโ€™accesso alla conoscenza non avviene piรน solo mediante lโ€™oralitร , ma si rende necessario accedere ad un โ€œcodiceโ€, la scrittura e, di conseguenza, alla sua decrittazione, la lettura. Si crea cosรฌ una netta distinzione tra coloro che sapevano leggere e coloro che non erano in grado di farlo, si rese dunque necessario un โ€œaddestramentoโ€, ed un periodo specifico ad esso dedicato, per il conseguimento della fondamentale abilitร  di lettura.
Nacque il periodo formativo dellโ€™etร  scolastica ed il concetto di bambino come individuo non ancora maturo: getta le sue basi lโ€™infanzia, intesa come prodotto sociale.
Le conseguenze furono molteplici: abbigliamento e linguaggio divennero diversi da quelli adulti, si fece strada la consapevolezza nei genitori del loro ruolo educativo, si cominciรฒ ad isolare una serie di segreti dai quali i giovani erano tenuti lontani.
Tale situazione si evolve fino ad arrivare alla metร  del secolo scorso, quando secondo Postman โ€œinizia la fineโ€. Eโ€™ questo il momento in cui, soprattutto in America, si diffonde in modo capillare il mezzo televisivo, che trasforma il modo di accedere allโ€™informazione. La televisione non viene โ€œlettaโ€, viene poco ascoltata, soprattutto essa viene โ€œguardataโ€; la decodifica del messaggio รจ affidata alla percezione e risulta molto piรน immediata e semplice, si rivolge a tutti, adulti e bambini, senza distinzione. In questo suo essere indifferenziata ha radice lโ€™eliminazione della linea di demarcazione tra infanzia ed etร  adulta: non ci sono piรน segreti!
Adulti e bambini tornano ad essere accomunati dallo stesso aspetto dagli stessi svaghi dagli stessi interessi, gli stessi giochi infantili si stanno professionalizzando: i bambini stanno sempre piรน assimilandosi agli adulti (o รจ il contrario?). Sembra che i bambini non debbano piรน diventare qualcosa, quindi appare arbitrario anche lโ€™istruzione come periodo formativo. Eโ€™, questa, una visione senzโ€™altro molto radicale, che sembra preludere ad una nuova scomparsa dellโ€™infanzia. Senza dubbio la famiglia sta perdendo parte della sua autoritร  e la fiducia dei genitori nella loro capacitร  educativa vacilla. Ma ci sono anche genitori che riescono a prestare allโ€™educazione dei loro figli il grado di attenzione necessario; questi โ€œcombattentiโ€ non sono soli, cโ€™รจ infatti una istituzione che ancora si basa sulla premessa che vi siano differenze tra lโ€™infanzia e lโ€™etร  adulta e che ci siano ancora dei valori da insegnare: รจ la scuola. La scuola puรฒ fare molto, quindi faccio sicuramente mia lโ€™affermazione di Postman โ€œOvunque vi sia una scuola vi รจ la consapevolezza della condizione speciale rappresentata dai giovaniโ€.

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