Il Sudan del Sud nomina una donna a capo del Parlamento
Jemma Nunu Kumba, segretaria generale in carica per il partito di maggioranza, sarà la prima donna presidente della nazione più giovane del mondo, il Sudan del Sud, ormai indipendente da dieci anni. Kumba avrà anche il compito di concretizzare il concordato di pace nazionale già avviato.
Il presidente della Repubblica del Sudan del Sud e capo del Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan, Salva Kiir, ha annunciato lo scorso 23 luglio che Kumba sarà capo di un Parlamento di recente ricostituzione.
“Jemma (Nunu Kumba) sarà la futura portavoce del Parlamento” ha affermato Kiir durante un’assemblea generale di partito nella capitale, Juba. L’annuncio ha suscitato applausi ed esultanza dal pubblico.
Classe 1966, Kumba si è unita ai ribelli del Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan all’inizio degli anni Novanta, nella guerra civile contro Khartum.
È diventata poi membro attivo del partito e ha partecipato alle negoziazioni di pace tra il Movimento di Liberazione e il governo sudanese, guidato al tempo da Omar al-Bashir.
Dopo l’indipendenza del Sudan del Sud nel 2011, Kumba ha ricoperto varie posizioni ufficiali, tra cui governatrice dello stato dell’Equatoria Occidentale, nel sud-ovest sudanese.
Verso la fine del 2013, la nazione è stata teatro di guerra civile tra gli acerrimi nemici Salva Kiir e Riek Machar, causando la morte di più di 380.000 persone e quattro milioni di sfollati in cinque anni. Nel quadro di un accordo firmato nel 2018 tra Kiir e Machar, ora rispettivamente presidente e vicepresidente di un governo sudanese all’insegna dell’unità nazionale, il Parlamento è stato dissolto e poi ricostituito lo scorso maggio, passando da 400 a 550 legislatori. Tra questi, 332 sono stati eletti da Kiir, 128 da Machar e 90 da altri partiti firmatari.
Kumba prenderà ora le redini di un’assemblea il cui 40% dei membri faceva parte del precedente partito ribelle di Machar, lo SPLM-IO (Sudan People’s Liberation Movement-in-Opposition). Anche il vicepresidente, non ancora nominato, proverrà da quel partito. “Non sarà facile. L’esercizio della politica attuale richiede diligenza da parte di tutti e obiettivi comuni”, ha affermato Kumba dopo la sua elezione.
Kiir ha lanciato un appello alla nuova presidentessa e ai membri del Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan affinché rendano effettivo l’accordo di pace, molti aspetti del quale devono ancora essere attuati.
Oltre alle difficoltà politiche ed economiche, la nazione sta attualmente affrontando la crisi alimentare più grave dal momento della sua indipendenza: secondo quanto riporta il Programma Alimentare Mondiale circa il 60% della popolazione è direttamente afflitto dalla grave carestia di cibo.
Fonte:https://www.africanews.com/2021/07/24/south-sudan-names-woman-to-head-parliament/
Traduzione di Linda Veronese per TFA