Via Romeo Battistig, 48 - Udine (UD)

Il Lavoro per lo sviluppo umano. Il report undp 2015

copertina hdr 2015

2 miliardi di persone, negli ultimi 25 anni, sono uscite dal livello più basso dello sviluppo umano, ora è necessario concentrare l’attenzione sul lavoro per favorire il progresso, avverte il Rapporto sullo Sviluppo Umano 2015.

Il rapporto presentato lo scorso mese di dicembre, ci dice  che il  rapido sviluppo tecnologico, un processo di globalizzazione sempre più intenso, l’invecchiamento della società e le sfide ambientali stanno rapidamente trasformando il significato che oggi deve essere attribuito al lavoro e le sue modalità di svolgimento. Questo nuovo mondo del lavoro presenta grandi opportunità per alcuni, ma, allo stesso tempo, profonde sfide per altri.

Operaio_Fuoco_MetalloR439_thumb400x275Il Rapporto sullo Sviluppo Umano 2015, sollecita i governi ad agire ora per essere certi che nessuna persona sia lasciata indietro in un mondo del lavoro che cambia rapidamente. La richiesta di lavoro equo e dignitoso per tutti. In questo, l’incoraggiamento ai governi a guardare oltre l’occupazione per considerare tutte le varietà di lavoro esistenti, come ad esempio quello di cura non retribuito, il volontariato o quello creativo, tutti importanti per lo sviluppo umano.

Il rapporto suggerisce come solo attraverso l’adozione di un punto di vista ampio sia realmente possibile trarre vantaggio dai benefici del lavoro in favore di uno sviluppo sostenibile. Intervenendo all’evento di lancio, il Primo Ministro della Repubblica Federale Democratica dell’Etiopia, Hailemariam Dessalegn, ha detto “L’occupazione può essere un grande motore del progresso, ma più persone devono poter godere dei benefici di un lavoro sostenibile che aiuti loro e le loro famiglie a vivere in condizioni di prosperità.”

human_efforts_men_at_work_mud_215612Il bisogno di opportunità di lavoro più inclusivo e sostenibile è stato anche enfatizzato dall’Amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, Helen Clark, che ha affermato: “Il lavoro dignitoso arricchisce non solo l’economia, ma anche la vita delle persone. È necessario che tutti paesi rispondano alle sfide poste dal nuovo mondo del lavoro e ne colgano le opportunità per migliorare la vita delle persone e i loro mezzi di sussistenza.”

Grazie all’aumento dell’istruzione, a migliori condizioni di salute e alla riduzione della povertà estrema, 2 miliardi di persone sono uscite dal livello più basso dello sviluppo umano negli ultimi 25 anni, afferma il rapporto. Tuttavia aggiunge come, al fine di assicurare tali traguardi e promuovere il progresso, sia necessaria una maggiore attenzione al tema del lavoro dignitoso.

830 milioni di persone sono classificate come lavoratori poveri che vivono con meno di 2 dollari al giorno. Più di 200 milioni di persone, inclusi 74 milioni di giovani, sono disoccupate, mentre 21 milioni di persone oggi vivono condizioni di lavoro forzato.

“Il progresso umano accellererà quando tutti coloro i quali desiderano lavorare avranno l’opportunità di farlo in condizioni decenti. Ciò nonostante, in molti paesi, alcune persone sono spesso escluse dal lavoro remunerato, oppure sono pagate meno di altre nello svolgere lavori di pari valore”, dice l’autore principale del rapporto, Selim Jahan.

Tre delle quattro ore di lavoro non retribuito sono effettuate da donne.

Il rapporto presenta una nuova accurata analisi della divisione del lavoro, e non solo di quello retribuito, tra uomini e donne. Mentre le donne svolgono il 52 per cento del lavoro globale, permangono evidenti disuguaglianze nella sua divisione. Il lavoro svolto dalle donne è con più facilità non remunerato rispetto al lavoro svolto dagli uomini, con tre su quattro ore di lavoro non retribuito effettuate da donne. In contrasto, gli uomini svolgono 2 su 3 ore di lavoro retribuito. Poichè sulle donne spesso ricade il carico del lavoro di cura dei componenti della famiglia, il rapporto avverte come questo sbilanciamento delle responsabilità possa peggiorare con l’aumento dell’età della popolazione. Quando il lavoro delle donne viene retribuito, in genere il guadagno, a livello globale, è in media inferiore del 24 per cento del guadagno percepito dagli uomini, e le donne occupano meno di un quarto delle posizioni direttive a livello mondiale.

“Per ridurre questa disuguaglianza, la società ha bisogno di nuove politiche, inclusa una migliore accessibilità dei servizi di cura retribuiti. Assicurare uguale remunerazione, riconoscere permessi lavorativi familiari retribuiti, e affrontare la questione delle molestie e le norme sociali che escludono così tante donne dalla possibilità di svolgere un lavoro retribuito sono tra i cambiamenti necessari. Ciò consentirebbe una condivisione più ampia del carico di lavoro di cura non retribuito, e darebbe alle donne una opportunità reale di scelta circa la partecipazione o meno alla forza lavoro”, ha affermato Helen Clark.

robots-industriales-1024x674Globalizzazione e rivoluzione digitale sono lame a doppio taglio Globalizzazione e cambiamenti tecnologici stanno determinando un mondo del lavoro sempre più polarizzato. “Non c’è mai stato un momento migliore per essere un lavoratore altamente specializzato. Al contrario, non è un buon momento per essere non specializzati. Questo sta intensificando le disuguaglianze esistenti”, ha detto l’autore Selim Jahan. I lavoratori altamente specializzati e coloro i quali hanno accesso alla tecnologia, incluso l’accesso ad internet, hanno nuove opportunità rispetto alle tipologie di lavoro disponibili e alle nuove modalità di lavoro.

Oggi si registrano sette miliardi di sottoscrizioni a telefonia mobile, 2.3 miliardi di persone con smart phone, e 3.2 miliardi con accesso ad internet. Questo ha determinato molti cambiamenti nel mondo del lavoro – per esempio, l’aumento dell’e-commerce e l’esternalizzazione di massa dei servizi bancari, di supporto informatico, e altri servizi. Nonostante le nuove opportunità, tuttavia, sta aumentando il numero dei lavori vulnerabili e rimane un ampio divario digitale, osserva il rapporto.

Nel 2015, l’81 per cento delle famiglie nei paesi sviluppati ha accesso ad internet, ma lo stesso vale solo per il 34 per cento nelle regioni in via di sviluppo e il 7 per cento nei paesi meno sviluppati. Si prevede che molti lavori di routine, come per esempio il lavoro di ufficio, scompaiano o siano rimpiazzati da computer, se non sono già scomparsi, avverte il rapporto, mentre molti lavoratori dovranno affrontare condizioni di insicurezza.

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, il 61 per cento delle persone occupate a livello globale lavora senza contratto, e solo il 27 per cento della popolazione mondiale gode di protezione sociale completa. Il rapporto chiama i governi a formulare strategie per l’occupazione a livello nazionale che tengano in considerazione le molte sfide che emergono in un mondo del lavoro che cambia velocemente. Lavoro sostenibile, opportunità per le presenti e future generazioni Il rapporto enfatizza il ruolo chiave che il lavoro può giocare nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

hfelab06-04“Il tipo di lavoro che molti di noi svolgono dovrà necessariamente cambiare se i nostri sistemi economici e la società sapranno realizzare un reale progresso verso un futuro a basse emissioni e climaticamente resiliente. Questi cambiamenti influenzeranno il modo in cui il mondo del lavoro appare”, dichiara il rapporto. Con la crescita verde, nuovi lavori saranno creati, la natura di altri verrà trasformata e altri ancora scompariranno. Questi cambiamenti idealmente dovrebbero essere supportati da sistemi e reti di protezione sociale. Il rapporto sostiene che opportunità di lavoro possono essere favorite dagli obiettivi globali di sviluppo. Il rapporto stima, per esempio, che circa 45 milioni di lavoratori addizionali del settore salute dovranno operare per compiere quanto stabilito negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Questo vedrà la forza lavoro globale nel settore salute aumentare da 34 milioni nel 2012 a 79 milioni nel 2030.

Stabilire la nuova agenda per il lavoro, mentre la risposta politica al nuovo mondo del lavoro varierà da paese a paese, tre principali gruppi di politiche risulteranno critici se i governi e la società vogliono massimizzare i benefici e minimizzare i disagi legati ad un nuovo del mondo del lavoro che evolve. Strategie sono necessarie per creare nuove opportunità di lavoro e assicurare il benessere dei lavoratori.

Il rapporto, dunque, propone un piano di azione che punta su tre obiettivi:  1 Un Nuovo Contratto Sociale tra governo, società e settore privato, per assicurare che tutti i membri della società, in particolare coloro i quali lavorano fuori dal settore formale, vedano riconosciuti i propri bisogni nella formulazione delle politiche.

2  Un Accordo Globale tra i governi per garantire diritti dei lavoratori e benefici a livello mondiale.

3 Un Programma per il Lavoro Dignitoso, per tutti i lavoratori, che promuova libertà di associazione, uguaglianza, sicurezza e dignità nella vita lavorativa.

Preferenze Privacy
Quando visiti il ​​nostro sito Web, può memorizzare informazioni attraverso il tuo browser da servizi specifici, di solito sotto forma di cookie. Qui puoi cambiare le tue preferenze sulla privacy. Si noti che il blocco di alcuni tipi di cookie può influire sulla tua esperienza sul nostro sito Web e sui servizi che offriamo.
DONA ORA