La convenzione sui diritti dell’infanzia e adolescenza è la convenzione internazionale in assoluto più sottoscritta dai paesi della terra, ma non per questo la più rispettata. La Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia fu approvata  il 20 novembre del 1989 solamente Stati Uniti e Somalia non l’hanno a tutt’oggi ratificata.
La condizione dell’infanzia nel mondo anche se nel corso degli anni è migliorata, permane comunque grave. troppi i bambini che vivono in povertà o non superano il primo anno di vita. Per non parlare poi dello sfruttamento lavorativo  che raggiunge forme di schiavitù. Insomma il mondo tutt’ora non è per i Bambini.
Le statistiche,  se uno vuole leggerle sono toste da digerire presi come siamo a sopravvivere nel tempo della crisi infinita del sistema che pensava di rendere tutti più buoni promuovendo le Convenzioni e in particolare quella dei Diritti dell’Uomo e quella dei Diritti dell’infanzia e adolescenza. Due Convenzioni faro che però non ha mai illuminato bene la zona grigia del malessere dei bambini e degli adolescenti.
Assistiamo in questo giorno a molte celebrazioni e riflessioni poi passata la giornata si torna al punto di partenza. Tutto più o meno rimane come prima a parte gli sforzi e le iniziative di solidarietà promosse e gestite dalle migliaia di associazioni non profit che attraverso il Sostegno a Distanza consentono quanto meno di mitigare le situazioni.
Le associazioni che fanno parte del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia (CRC), network composto da circa un centinaio di associazioni del terzo settore hanno lanciato il 7° rapporto sui diritti dell’infanzia e adolescenza in Italia. nUno strumento di lavoro fondamentale per affrontare e risolvere i problemi della nostra infanzia e gioventù che la crisi sta maltrattando.