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Cosa succede in Leshoto?

Leshoto


Leshoto
, paese che pochi conoscono è una enclave in territorio Sudafricano. Già protettorato della Colonia del Capo (Gran Bretagna), nel 1966 il Lesotho divenne membro indipendente del Commonwealth, costituendosi come monarchia costituzionale. Se fino ad oggi non è diventato parte integrate del Sudafrica lo si deve soprattutto alla grande coesione etnica dei suoi abitanti i Bashoto (coloro che parlano  shoto). Collocato  in mezzo al sistema montuoso dei Drakensberg, la principale catena montuosa dell’Africa meridionale, è l’unico stato indipendente nel mondo a trovarsi interamente sopra quota 1000 m s.l.m. (il punto meno elevato è a 1.400 m). Ricco di risorse  idriche e minerarie, che non riesce a sfruttare in modo adeguato,  con una popolazione di circa 2,5 milioni la cui maggioranza vive ancora sotto la soglia di povertà.

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La diga costruita in Leshoto per approvvigionamento del Sudafrica

Il paese è strategico per la fornitura dell’acqua al Sudafrica da cui dipendono le attività industriali della provincia del Gauteng. Il Sudafrica infatti ha investito nel Leshoto in strade, infrastrutture e energia idroelettrica in cambio della fornitura del prezioso liquido.

Il Leshoto non è mai apparso agli onori della cronaca internazionale salvo il 30 di agosto a seguito di un presunto colpo di stato  per mano dei militari che hanno occupato la sede della polizia a Maseru, la capitale del paese. Il Leshoto è governato da una coalizione  condotta dal primo ministro Thomas Thabane la cui residenza,   nel corso del presunto colpo di stato di sabato 30 agosto, è stata occupata dai militari così come la sede centrale della polizia. I militari hanno negato il colpo di stato, giustificando la loro azione di sicurezza per impedire ad elementi della polizia che intendeva armare “fanatici politici” .

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Mezzi di trasporto locale sulle strade del Leshoto

Il primo ministro Thabane, che si trova tutt’ora a Pretoria, per partecipare alla riunione della comunità economica dell’Africa Australe SADAC, ha richiesto l’intervento di truppe  sudafricane perché la situazione ormai gli è sfuggita di mano. Nel frattempo il vice ministro Mothetjoa Metsing,  rivale politico, che oggi agisce di fatto come  primo ministro, viene accusato da Thabane di essere in combutta con i militari per cacciarlo.

Un conflitto di convivenza della coalizione che governa questo piccolo stato  sorretto dal Sudafrica attraverso massicci investimenti infrastrutturali per consentire lo sfruttamento delle risorse idriche.

Il primo ministro è riuscito ad ottenere una dichiarazione congiunta del SADAC  di sostegno all’attuale primo ministro e alla necessità  che i leader del Leshoto prendano  i provvedimenti per revocare la sospensione del Parlamento che nel frattempo era stata decretata. Hanno convenuto  sulla tabella di marcia su come rimuovere la proroga del Parlamento da sottoporre al re. Nel frattempo i leader hanno convenuto di emettere una dichiarazione congiunta  per appellare alla calma e alla moderazione, al fine di riportare la legge e l’ordine nel Regno.

Il tutto parte dal fatto che la corruzione, nel paese,  è un grande problema. Questo  ha generato all’interno della coalizione di governo una profonda spaccatura  soprattutto in relazione all’approccio da seguire. In particolare l’operato dell’unità anti corruzione per i suoi metodi utilizzati viene contestata dal vice ministro e avversario politico di Thabane.

Anche la polizia viene accusata di ricevere tangenti per le gare di appalto delle infrastrutture stradali.  Questo  ha contribuito ad innescare un conflitto tra polizia ed esercito, quest’ultimo intervenuto appunto sabato 30 nel comando della polizia di Maseru.

Storie di ordinaria corruzione  sono solo africana !

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