E’ questo il tema conduttore del Terzo Forum di Alto livello sull’efficacia dell’Aiuto umanitario ospitato ad Accra (Ghana) e preceduto dal Forum sociale, che si è tenuto dal 30 agosto al 1 settembre, dove circa cento rappresentanti delle organizzazioni umanitarie di tutto il mondo hanno sottolineato che 1,4 miliardi di persone vivono sotto la soglia di povertà e che la maggior parte di esse sono donne. Un problema reso ancora più urgente dall’attuale crisi finanziaria, alimentare, energetica e ambientale .
Al Forum di alto livello, che si concluderà domani, sarà adottata l’Accra Agenda for Action (AAA), per tradurre in azione i principi della Dichiarazione di Parigi del 2005. Con il documento di tre anni fa i firmatari si proponevano di migliorare la qualità e l’erogazione dell’aiuto internazionale e i Paesi donatori si impegnavano ad armonizzare le strategie di sviluppo nel sud del mondo, considerando le priorità individuate dai Paesi partner nelle rispettive strategie nazionali di lotta contro la povertà. A Parigi, secondo Link 2007 (rete di Ong italiane), era stato sottovalutato il ruolo delle Ong e della società civile, riducendo la cooperazione a una questione tra Stati. Il network si dice perplesso inoltre sulla bozza dell’AAA, per il momento poco ambiziosa e con svariati punti deboli (http://ilcorrieredelweb.blogspot.com/2008/09/conferenza-accra-efficacia-dellaiuto.html )
«L’Italia – spiega in un comunicato il CINI (Coordinamento Italiano Network Internazionale) – si presenta all’appuntamento di Accra con standard ancora al di sotto della media europea: ultima in Europa per prevedibilità dell’aiuto, penultima per lavoro analitico congiunto, è anche uno degli ultimi paesi per proliferazione di strutture di gestione parallele. L’unico settore in cui c’è stato un miglioramento è quello del coordinamento dell’assistenza tecnica, per il quale l’Italia ha già centrato l’obiettivo previsto per il 2010 (Fonte: Amref)» .
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