Time For Africa parteciperà all’Assemblea Regionale del Volontariato il cui obiettivo è quello di elaborare indicazioni e linee di indirizzo per il triennio 2014-2017 in sei gruppi di approfondimento. I partecipanti dovranno scegliere a quale gruppo partecipare al momento dell’accreditamento. I gruppi, a partire dai contributi raccolti nel percorso di preparazione su 10 aree tematiche, tratteranno i seguenti argomenti:
- Povertà e disuguaglianze
quale welfare e quale ruolo per il volontariato nel tempo della crisi - Volontariato che promuove cittadinanza e legami di comunità
la sfida educativa, con i giovani e con il territorio - Verso una società inclusiva per tutti
le sfide e gli impegni per le pari opportunità e il sostegno alle persone con disabilità - Solidarietà, ambiente e cura dei beni comuni
Tra azione di solidarietà e impegno ecologico, per un volontariato dei beni comuni - La dimensione internazionale del nostro impegno di Solidarietà
dal locale al mondo, un impegno che ci riguarda tutti - La governance regionale del volontariato
e la qualità delle relazioni tra volontari
I materiali si possono trovare al seguente link: http://assembleafvg.wordpress.com/
Il contributo di Time For Africa in merito all’area tematica n.5
Una delle caratteristiche distintive del volontario internazionale è legata alla dimensione “politica” che la persona porta con sé. Per default le associazioni di solidarietà internazionale privilegiano la lotta all’ingiustizia, alle povertà, per la pace, e il volontario spesso è un “militante” , un portatore di cambiamento e di stili di vita. E’ attraverso la figura del volontario internazionale che si è sviluppata la cultura della modalità o i percorsi di educazione allo sviluppo. Quindi da questo punto di vista il volontario che milita contro le ingiustizie, per la pace e un futuro sostenibile non è equiparabile al volontario che opera nel vasto mondo del terzo settore.
Se condividiamo questo presupposto credo che una delle sfide da affrontare nel prossimo triennio dovrà essere quella di qualificare, attraverso l’istituzione di percorsi di formazione e selezione ad hoc, i volontari per la solidarietà internazionale. Abbiamo bisogno di volontari che credano nella giustizia, che si impegnino per la pace che pratichino la sostenibilità. Per una nuova stagione del volontariato. Sensibilizzare e preparare giovani che possano alimentare con la loro disponibilità personale le tante associazioni che in regione operano in questa area. Un percorso i cui obiettivi siano quelli di educare e formare alla pace , al futuro equo e sostenibile i tanti giovani che oggi non trovano risposte ai loro bisogni alle loro tensioni. Introdurre percorsi didattici nelle scuole inseriti dentro i programmi. Questo potrebbe essere un utile lavoro da portare avanti nel corso di questo triennio.
Attraverso questa azione di formazione, arrivare a definire una sorta di elenco, di albo dei volontari per la solidarietà e la pace a cui le associazioni potranno ricorrere dando loro la possibilità di mettere a frutto la loro disponibilità personale e le loro competenze acquisite. Alle organizzazioni non-profit di solidarietà internazionale il compito di organizzare e condividere l’offerta al volontariato e, attraverso questa, favorire la costruzione di reti di associazioni e di volontari in grado di produrre sinergie, partecipazione, cambiamento.
Alla Regione che nell’art. 11 della legge n.9 ,riconosce l’indispensabile apporto allo sviluppo delle relazioni internazionali basate sulla cooperazione e solidarietà, sarebbe utile chiedere i mezzi per realizzare concretamente questo obiettivo. Prevedere che la formazione e l’impiego dei volontari nelle missioni e attività all’estero siano sostenute da un fondo regionale ad hoc in modo tale da favorire le associazioni che spesso, pur in presenza di progetti all’estero, non hanno risorse sufficienti per favorire e valorizzare competenze e disponibilità dei volontari.