La tragedia di Haiti, anche se scomparsa dalle prime pagine dei giornali e dai servizi TV, è ancora viva e presente in tutta la sua drammaticità e gravità. In questa situazione i bambini sono ancora quelli più esposti a rischi, a tentativi di rapimento, allo sfruttamento sessuale. Per questo la guardia non va abbassata e la solidarietà non va ridotta. Abbiamo bisogno di continuare a sostenere le iniziative di quelle associazioni presenti e operative, non da oggi, ad Haiti. Per questo abbiamo partecipato con entusiasmo all’iniziativa un Weekend 4 per Haiti, promosso da un gruppo di giovani delle scuole superiori di Udine che, grazie al loro entusiasmo, alla loro sensibilità sono riusciti a convincere gli artisti e le associazioni, che in questi giorni lavoreranno fianco a fianco, con l’obiettivo di sostenere il lavoro che Pane Condiviso sta realizzando a favore dell’infanzia haitiana.
Tutti, di fronte a questa immane tragedia, si sono fatti avanti con slancio e generosità, il caos iniziale in qualche modo è stato superato ma è necessario continuare il sostegno. All’emergenza ora va sostituita la continuità degli aiuti per accopmagnare i necessari processi di lotta alla povertà. Non solo aiuti economici, ma anche rapporti equosolidali necessari per costruire, economie locali, per un futuro migliore.
Garantire all’infanzia una protezione, un’accoglienza un rifugio dove ricostruire legami e affetti. Dare loro la possibilità di crescere in un ambiente “sano” , garantire loro la piena fruizione dei diritti dell’infanzia. Educare gli adulti al rispetto e alla responsabilità nei confronti della loro infanzia.
Tutti i proventi delle serate saranno devoluti a Pane Condiviso per il proseguio dei loro programmia sostegno deli bambini e bambine di Haiti.