Via Romeo Battistig, 48 - Udine (UD)

Torneo di Calcetto "Dai 1 Calcio al Razzismo"

Prende il via la manifestazione "Dai 1 Calcio al Razzismo" che TimeForAfrica assieme alla cooperativa Il Domani, con il patrocinio del Comune di Udine e il sostegno di Città Fiera Shop & Play, hanno organizzato in funzione dell’appuntamento dei Mondiali di calcio che si giocheranno in SudAfrica.

Thar Ben Jullon nel suo libro “Il razzismo spiegato a mia figlia” propone una lettura del razzismo: l’essere umano ha tendenza a non amare qualcuno che è differente da lui, uno straniero, per esempio: è un comportamento vecchio comel’uomo; ed è universale.

Oggi questa situazione è ulteriormente complicata dalla presenza degli stranieri migranti che contribuiscono a trasformare la nostra, in una società Multiculturale. Ora convivere con i vicini di casa a volte è già complicato, figurarsi con uno straniero che porta con sè la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni. Il confronto, la relazione con l’altro il diverso da noi ci preoccupa, non siamo abituati. Spesso viviamo questa situazione con sentimenti contrastanti di superiorità o di inferiorità nei suoi confronti. Non ci siamo abituati, non siamo stati educati alla gestione della diversità.

E’nostra convinzione che, oggi, il razzismo sia frutto di una cattiva educazione e di una incapacità ad elaborare e sviluppare nuove pedagogie in grado di produrre e diffondere strumenti nuovi di gestione dei conflitti e delle diversità culturali, economiche, sociali, di razza, tipiche delle società Multiculturali che si manifestano e sono presente costantemente nella nostra quotidianità. Se la prospettiva delle società è Multiculturale (basti pensare all’ultimo rapporto sullo sviluppo umano dedicato alla Mobilità Umana), è una costante, allora sarà necessario sviluppare ed elaborare sistemi di convivenza e di relazioni sociali in grado di sconfiggere quelle derive razziste e populiste in cui la nostra società sembra scivolare.

Gli episodi di razzismo  sono ormai numerosi e lo sono molto di più quelli connessi al gioco del calcio, alla presenza sugli spalti del tifo organizzato o manipolato da gruppi di violenti. Non solo gli spettatori ma anche sul campo, spesso, i giocatori, di tutte le categorie, diventano protagonisti di comportamenti odiosi nei confronti dell’altro, del diverso magari quello dalla pelle scura che, siccome si nota, diventa più odioso.

Tutti considerano lo sport un importante strumento di convivenza sociale e civile dove prevalgono e vivono gli ideali sportivi, la lealtà. Attraverso lo sport abbiamo cementato ideali e identità. Ma attraverso lo sport abbiamo anche catalizzato i gruppi di violenti, veicolato comportamenti discriminatori e razzisti.

Lo sport nelle società è stato anche utilizzato come mezzo di segregazione razziale e sociale e le vicende del SudAfrica lo stanno a testimoniare. "E’ il paese africano in cui il football ha origini più remote. Il Pietermaritzburg County (nel Natal) composto da soli bianchi venne fondato nel 1859. Ma il calcio si diffonde velocemente in particolare nella comunità indiana che darà il via al Durban che batterà la squadra del Natal per 2 a 1" (da: Razza in campo di Mauro Valeri) . Tuttavia questa situazione di convivenza interrazziale non durerà a lungo, la segregazione prenderà il sopravvento e il calcio ufficiale rimarrà per lungo tempo riservato ai Bianchi. Il calcio comunque continuerà ad essere praticato dalla maggioranza dei neri sudafricani, diventando un simbolo della lotta anti apartheid.

E’ di questi giorni la pubblicazione del libro " Molto più di un gioco- Il calcio contro l’apartheid". Racconto dei detenuti politici di Robben Island tra cui Nelson Mandela a cui però non fu mai concesso di giocare. Un libro che dimostra che il valore dello sport, la disciplina organizzativa, il gioco di squadra alla lunga paga e pagherà di più perchè il gioco, il valore dello sport in Sud Africa è stato il collante della nuova società arcobaleno scaturita nel 1994 dopo la lunga lotta all’Apartheid. Da quei reclusi di Robben Island nacque il Makana Football Association (dal nome di un grade capo Xosa). Una lega composta da nove squadre. Sudore e regole, regole e sudore. Vinse il campionato il Manong, club che reclutava i giocatori a prescindere dal partito di appartenenza. Buon senso, giustizia, democrazia, equanimità vinsero il campionato che ancora oggi si gioca ogni giorno.

Dai 1 Calcio al razzismo vuole dunque valorizzare, non solo in chiave sportiva, l’appuntamento dei mondiali di calcio che si giocheranno tra giugno e luglio in SudAfrica. Il programma costruito con l’apporto dei tanti partner vuole essere un momento di riflessione, di gioco, di discussione. Nel corso dei prossimi quattro mesi il Parco Ardito Desio ai Rizzi, conosciuto come il parco di cemento sarà il punto d’incontro di quanti amano il calcio come gioco, lo sport come valore.

Tornei di calcetto, tavole rotonde, spettacoli di musica e danza, momenti conviviali e, naturalmente il mega schermo per assistere alle partite dei mondiali. Tutto questo grazie anche al comune di Udine, alla cooperativa il Domani agli sponsor come Città Fiera Shop & Play .

 

Il programma identificato (suscettibile di qualche variazione temporale).

Lunedì 29 marzo: Sala Aiace dalle ore 18 alle ore 20. Conferenza dedicata al tema Sudafrica calcio, politica, società. Umberto Marin, Federico Battera, Rafael D’Abdon,Paolo Buffoni Damiani, Furio Honsell ,Kristian Franzil.

Mercoledì 14 aprile, Auditorium Zanon: ore 8,30. Scuole di Pace, gli studenti e le scuole protagoniste nel percorso di educazione alla Pace promosso dal dal CEVI e dal centro Balducci in collaborazione con il comune di Udine.

Domenica 18 aprile “Dai 1 calcio al razzismo. Parco Desio di Udine. Torneo di calcio a sette(valido anche per le eliminatorie del campionato studentesco della provincia di udine) In collaborazione con cooperativa sociale Il Domani.

Domenica 25 aprile, Stadio Friuli ore 13,45. Dai 1 calcio al razzismo, l’Udinese e la Snaidero incontrano alcune classi di studenti prima della partita di calcio e basket.

Settimana dal 15 al 30 maggio Il calcio al Cinema (ciclo di film in collaborazione con il Cec) titoli da definire.

Per tutto il Mese di maggio :Il contributo della società civile italiana alla lotta all’Aparthaid . Mostra fotografica itinerante nelle scuole udinesi e Città Fiera.

Mercoledì 5 maggio: in occasione della XIII giornata dell’arte e della creatività studentesca, torneo di calcio a cinque con le rappresentative delle scuole superiori della provincia.

Venerdi 21, Sabato 22 e Do
menica 23 maggio
. Performance teatrale “Le scimmie verdi” di Daniele Barbieri (giornalista) e Hamid Barole Abdu (scrittore).

Domenica 22 maggio: Dammi 1 cinque, giornata di giochi, musiche, danze, e sport con l’infanzia, in collaborazione con il comune di Udine e la Cooperativa il Domani.

Sabato 5  Giugno: Bimbi in Piazza: giochi dal mondo in piazza Matteotti a Udine. Al mattino ore 10,00 in sala Aiace tavola rotonda con Mauro Valeri, autore del libro Razza in Campo e con Davide Zoletto autore del libro “Il gioco duro dell’integrazione” e il rappresentante per la cultura dell’Ambasciata sudafricana in Italia.

11 Giugno/11 Luglio: “Dai 1 calcio al razzismo in Piazza: Tutti i mondiali in Piazza (parco Desio). Banchetto informativo, mostra fotografica, incontri, commenti dopo partita con alcuni protagonisti dello sport.

Giovedì 24 giugno: I Mondiali antirazzisti. Incontro con la rappresentativa italiana ai mondiali antirazzisti di Casalecchio sul Reno.

Venerdi 30 e Sabato 31 luglio torneo di calcetto 13° torneo Pacifico (da definire).

La proposta solidale.

Il progetto sarà anche collegato all’iniziativa di solidarietà internazionaleUn asilo per Zondi che TimeForAfrica sta realizzando in collaborazione con il movimento dei Focolari attraverso l’associazione Famiglie Nuove .

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