Appello urgente per la pace nel Mediterraneo e in Medio Oriente
Sveglia!
Non cโรจ piรน tempo per lโindifferenza e lโipocrisia. Agire รจ difficile. Non farlo sarร catastrofico.
Sveglia! Quello che sta succedendo ad un passo dai nostri confini (in Siria, Egitto ma non solo) รจ estremamente pericoloso. E richiede la nostra attenzione urgente perchรฉ riguarda molto da vicino la vita nostra e dei nostri figli.ย Chi piรน di noi puรฒ capire che qui nel Mediterraneo si sta forgiando il nostro futuro? Chi piรน di noi deve temere le conseguenze drammatiche delle stragi quotidiane di vite umane, delle atrocitร e dei crimini che si stanno consumando lungo le sponde di questo mare?
Eppure la politica tace. E quando parla, nessuno se ne accorge. Lโinformazione รจ distorta, superficiale, frammentata. E anche la coscienza civile sembra disinteressata e disimpegnata.Certo, anche lโItalia sta vivendo una crisi difficile. Ma ignorare quello che sta accadendo a ridosso delle nostre frontiere, il sangue che sta scorrendo, la sofferenza che sta montando, le fratture che si stanno moltiplicando, le tensioni che si stanno intrecciando, non ci consentirร di uscirne.ย Eโ vero: lโItalia non puรฒ fare da sola. Ma se l’Onu รจ emarginata e l’Unione Europea balbetta disordinatamente la colpa รจ dei governi e, nella sostanza, delle forze politiche che li compongono e li sostengono. Per questo abbiamo innanzitutto bisogno di cambiare il nostro atteggiamento. E quello dellโItalia.
Negli ultimi due anni abbiamo sprecato molte opportunitร . La situazione รจ (sempre piรน) complessa, la nostra capacitร di influenzare gli eventi รจ (sempre piรน) limitata, ma quello che possiamo fare va fatto, presto e bene.
Abbiamo bisogno di capire cosa sta accadendo, di aprire un grande dibattito pubblico che consenta allโItalia di definire una proposta politica lungimirante e di trasformarla in politica europea. Serve una diffusa progettualitร concreta che coinvolga cittadini, associazioni e istituzioni dalle cittร allโOnu. Abbiamo bisogno di mettere le istituzioni democratiche della comunitร internazionale nella condizione di operare tempestivamente ed efficacemente per la risoluzione pacifica dei conflitti, il disarmo, la sicurezza umana e la costruzione della pace positiva. Abbiamo bisogno di agire concretamente senza dover ricorrere all’intervento armato che, al di lร di ogni pur necessaria considerazione di carattere etico e giuridico, non potrebbe che causare ulteriori sofferenze e instabilitร come dimostra la miope prassi degli ultimi vent’anni. Ma per questo serve una visione per il futuro e serve rinsaldare quei principi fondamentali che sono alla base della convivenza e che devono guidare lโazione politica a tutti i livelli: il ripudio della guerra, la condanna per ogni forma di violenza e di arbitrio, il primato della dignitร umana, il rispetto del diritto internazionale dei diritti umani, il dovere di solidarietร con tutte le vittime. Non cโรจ piรน tempo per lโindifferenza e lโipocrisia. Agire รจ difficile. Non farlo sarร catastrofico.
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Perugia, 26 agosto 2013