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Sudafrica: calcio,politica, società

Continente la dignità per troppo tempo negata anche nello sport.  Per la prima volta nella storia del calcio, l’Africa ospita e organizza i campionati del mondo di calcio.

Un riconoscimento ai tanti talenti di questo continenete, ma anche un riconoscimento al Sudafrica nel processo di lotta all’aparthaid e di transizione pacifica verso una democrazia arcobaleno. L’Africa poi quest’anno celebra i 50 anni dall’avvio del processo di decolonizzazione che, a partire dagli anni 60, ha ridato la libertà, la sovranità e la dignità alle popolazioni africane.

Il tema del razzismo non è solo collegato agli stadi di calcio ma è anche   presente  nella nostra società, nella vita quotidiana del giorno per giorno. Il problema è che spesso viene sottovalutato e sottaciuto. La condanna “formale” degli atteggiamenti razzisti di questa o quella tifoseria, il richiamo ai principi della sana competizione sportiva e dei valori insisti nelle discipline sportive, è  utile come azione preventiva, ma il vero problema è quello culturale, educativo, di relazione tra persone e culture diverse che sono comunque destinate a convivere fianco a fianco quotidianamente.

Anche la scuola , luogo deputato alla formazione  e all’educazione sociale e civica, è investita  direttamente da fenomeni di intolleranza verso i deboli e i diversi. Per questo pensiamo che l’appuntamento dei Mondiali di Calcio in Sudafrica possano essere un importante appuntamento da  preparare, anche, attraverso un percorso che possa affermare il valore dell’intercultura e del dialogo. Lo sport, come ha dimostrato la recente storia sudafricana portata sullo schermo dal film Invictus,può essere un efficace strumento di conoscenza, di confronto, di accoglienza.


Lunedì 29 Marzoa Udine in sala Aiace con inizio alle ore 18 la conferenza:Sudafrica calcio, politica, vedrà la partecipazione di:

Federico Battera docente dell’università di Trieste; Rafael D’abdon, ricercatore presso l’English Department della University of Zululand, nel Kwa-Zulu Natal;   Paolo Buffoni Damiani , scrittore, poeta, traduttore ha curato la traduzione di alcune opere di Neville Alexander, prigioniero a Robben Island durante l’apartheid, poi direttore di PRAESA (Project for the Study of Alternative Education in South Africa).
Kristian Franzil, assessore allo sport, Umberto Marin presidente di TimeForAfrica


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