Rilanciamo l’agenzia del AGI sul debutto del nuovo partito a sinistra dell’ANC guidato da Julius Malema, già responsabile dei giovani del partito espulso dall’ANC per le sue dure prese di posizione contro il capitalismo e la debole politica del governo.
Sud Africa: scontri e 4 arresti in marcia nuovo partito Malema
19:07 05 NOV 2013 (AGI) – Johannesburg, 5 nov. – La polizia sudafricana ha disperso una manifestazione non autorizzata a Pretoria sparando proiettili di gomma. Il corteo nella capitale era stato indetto da un nuovo partito, i ‘Combattenti per la liberta’ economica’ (Eff), guidato da Julius Malema, l’ex leader dei giovani dell’African National Congress (Anc) espulso dal partito lo scorso anno tra aspre polemiche e divisioni. Quattro le persone arrestate, come ha riferito il nuovo soggetto politico in un comunicato, sostenendo che diversi attivisti sono stati feriti.
La polizia ha confermato gli arresti, spiegando che l’intervento si e’ reso necessario quando i manifestanti della marcia non autorizzata sono diventati violenti. Da parte loro, gli attivisti di Eff, riconoscibili per i berretti rossi indossati, hanno spiegato di aver indetto la marcia a sostegno degli abitanti di un campo abusivo che rischiano di essere sgomberati. Un vero e proprio battesimo del fuoco per il partito che riprende alcuni dei cavalli di battaglia piu’ noti di Malema gia’ ai tempi dell’Anc, tra cui la nazionalizzazione delle miniere e delle banche sudafricane e l’esproprio delle terre dei bianchi per una ridistribuzione alla popolazione nera. Un chiaro tentativo di presentarsi ‘vicini alla gente’ per galvanizzare con rivendicazioni populiste l’elettorato nero piu’ povero e arrabbiato che, a vent’anni dalla fine dell’apartheid, ha visto scarsi miglioramenti nelle condizioni di vita.
Secondo gli esperti, l’Eff non rappresenta una seria minaccia per l’Anc, che domina la vita politica del Sud Africa dalla fine del regime segregazionista, ma puo’ avere un qualche seguito tra gli elettori piu’ emarginati, in un Paese dove si allarga sempre di piu’ la disparita’ di reddito, parallelamente alla crescita del tasso di disoccupazione. Da qui, i proseliti crescenti tra le comunita’ piu’ povere. “E’ evidente che il Sud Africa sta diventando uno Stato di polizia e le lotte della comunita’ continueranno a scontrarsi con la brutalita’ e l’oppressione delle forze dell’ordine”, ha accusato l’Eff in un comunicato diramato dopo gli incidenti odierni. Malema, espulso l’anno scorso dopo un duro scontro con i vertici dell’Anc, a cominciare dal presidente Jacob Zuma, deve tuttavia fare i conti con l’incriminazione per riciclaggio di denaro che potrebbe ancora portarlo in carcere. Una circostanza che, per ora, non sembra preoccuparlo. Intanto, a Johannesburg, una protesta dei residenti di Soweto per ottenere l’installazione di dissuasori stradali per rallentare il traffico si e’ conclusa con la morte di un dodicenne, ucciso dai proiettili di gomma sparati dalla polizia per disperdere i manifestanti.
Secondo il portavoce delle forze dell’ordine, Kay Makhubela, i manifestanti “hanno bloccato la strada e danneggiato le proprieta’ di altre persone, lanciando sassi contro le auto”. La polizia ha reagito sparando proiettili di gomma e in questo frangente, “non e’ ancora chiaro come, il dodicenne e’ stato colpito”, forse alla testa. Un’inchiesta indipendente indaghera’ sul caso di tentato omicidio da parte della polizia. L’episodio richiama alla mente la morte di un altro dodicenne, Hector Pieterson, ucciso nel 1976 durante le proteste studentesche contro la polizia. Una morte che suscito’ un’ondata di critiche in tutto il mondo contro il regime segregazionista bianco. L’anno prossimo, il Sud Africa celebrera’ i vent’anni dall’elezione di Nelson Mandela alla presidenza, il primo nero a ricoprire tale carica nella storia del Paese. (AGI) .