Spoken Word for Afrika è un progetto innovativo sostenuto dall’associazione Time for Africa che unisce arte e solidarietà per favorire le relazioni tra i popoli nella ricerca dei Valori comuni che ci possono aiutare a sviluppare relazioni di convivenza basata sulla reciprocità, giustizia sociale e pace. Con questo spirito il progetto vuole anche contribuire concretamente a diffondere questo messaggio con la realizzazione di “Una scuola per Marikana”, centro minerario vicino a Rustenburg, in Sud Africa, teatro di uno dei più sanguinosi episodi dalla fine dell’apartheid nel 1994, per dare la possibilità ai figli dei minatori di andare a scuola.
Lo strumento utilizzato per esportare questo progetto è lo Spoken Word che consiste in performance artistiche basate sulla parola, performance che coinvolgono musica, poesia e immagine per rendere più immediate e recepibili importanti tematiche quali le ingiustizie sociali, le disuguaglianze, il razzismo, la violenza sulle donne, le guerre civili, l’apartheid, la povertà e l’AIDS. La parola diventa così il mezzo attraverso il quale condividere situazioni di cui si parla troppo poco e che spesso si cerca di non vedere. L’utilizzo dello Spoken Word nasce proprio dall’esigenza di coinvolgere e di consolidare le relazioni comunicative tra i popoli utilizzando un linguaggio comune a tutti: la musica e le immagini.
È necessario capire la metafora che pervade questo progetto, ovvero che lettere e note sono le stesse in tutto il mondo così come i problemi sociali, ciò che può variare è soltanto l’ordine con cui esse vengono assemblate per trasmettere messaggi differenti. Il messaggio che Spoken Word for Afrika vuole dare riguarda la sensibilizzazione nei confronti di problematiche che dobbiamo risolvere tutti insieme per garantire alle future generazioni una dignità e un’equità per le quali si combatte da molto tempo.
I protagonisti attivi di questo progetto sono Natalia Molebatsi & The Soul Making
Natalia Molebatsi è considerata una delle esponenti più autorevoli della nuova poesia africana; il suo percorso artistico sperimenta incroci tra canto e recitazione, tra generi e forme di espressione differenti ed è caratterizzato dall’impegno costante contro tutte le discriminazioni. Come una moderna griot, gran parte delle sue poesie nascono per essere cantate piuttosto che lette, ispirate da pratiche di recitazione che affondano le proprie radici nella tradizione orale africana dove il canto, la narrazione, l’improvvisazione e il dialogo tra narratore, musicisti e pubblico sono elementi indissolubili per la trasmissione della parola.
Le originali sonorità della band Soul Making sono parte integrante delle performance grazie alle continue improvvisazioni poetico – musicali e alle immagini create sulla musica dal grafico Cosimo Miorelli. Il dialogo tra poesia e musica che portano in scena è caratterizzato dall’armoniosa fusione dei diversi generi musicali che gli eclettici musicisti utilizzano di volta in volta per una performance in continua evoluzione. La band è formata da musicisti provenienti dal Friuli Venezia Giulia: Simone Serafini (contrabbasso e basso), Leo Virgili (chitarre e trombone), Nicola Ardessi (tastiere) e Stefano Bragagnolo (batteria).
La raccolta fondi avrà luogo sia in modo diretto attraverso la programmazione di concerti e di relativo merchandising sia in modo indiretto attraverso la leva della solidarietà e le attività collegate all’associazione Time for Africa che si occuperà di garantire il buon fine dei fondi raccolti.
Marzo 2014