Spoken Word For Marikana è un progetto innovativo, sostenuto dalla nostra associazione, che coniuga arte e solidarietà per favorire l’incontro con l’altro attraverso lo sviluppo relazioni di convivenza basate sulla reciprocità, giustizia sociale e pace. Con questo spirito, il progetto vuole anche contribuire concretamente con il sostegno alla scuola di Marikana, zona mineraria del Sudafrica a circa 80 km da Pretoria, assunta alle cronache per i gravi fatti dell’agosto scorso dove, a seguito di scioperi e manifestazioni dei minatori, che reclamavano aumenti salariali e migliori condizioni di vita e lavoro, 34 di loro sono stati uccisi per mano della polizia. Il più grave episodio di violenza post apartheid che ha sollevato l’indignazione popolare e la contestazione dell’attuale presidenza Zuma, già al centro dello scandalo anche per aver utilizzato 20 milioni di dollari del bilancio dello stato per costruire la propria residenza.
Marikana ha aperto anche una finestra sulle condizioni di vita e di lavoro dei centinaia di migliaia di minatori che lavorano nelle numerose miniere gestite da multinazionali, partecipate da azionisti sudafricani, come Cyril Ramaphosa , ex leader del sindacato dei minatori UNM (unione nazionale minatori) il più importante sindacato sudafricano. Le condizioni di vita dei minatori in Africa sono stati oggetto di un nostro precedente articolo che potete trovare cliccando al link:
Il Koppie delle manifestazioni dei minatori
Il progetto che presentiamo è frutto della collaborazione avviata, subito dopo la strage, con Raphael D’Abdon, Natalia Molebatsi , il collettivo Jozi House of Poetry di Tembisa, alcuni intellettuali e poeti che hanno contribuito alla realizzazione del libro For Marikana, pubblicato in Sudafrica lo scorso anno e che Time For Africa pubblicherà nel prossimo mese di maggio in Italia.
Tramite questa collaborazione siamo venuti in contatto con la comunità di Marikana e in particolare con l’unico presidio sociale di quel territorio, la scuola. Attraverso lo scambio di mail e di informazioni reciproche abbiamo deciso di sviluppare un progetto condiviso per il sostegno e il potenziamento della scuola pubblica di Marikana che abbiamo poi conosciuto direttamente con la visita coincisa con la con la morte di Mandela, che ci ha consentito di conoscere da vicino la realtà di quella comunità di minatori, oltre 30 mila, che vivono per lo più in baracche di lamiera, con pochi servizi e tanto lavoro e sfruttamento.
La scuola, unica struttura pubblica della zona deve essere tutelata e sostenuta in modo tale da favorire l’accesso all’educazione per centinaia di bambini oggi esclusi, e centro di aggregazione giovanile attraverso la dotazione di strutture sportive adeguate: campo di calcio, pallacanestro, oltre a dotare il Community C enter di mezzi adeguati per lo sviluppo delle attività culturali.
La direzione della scuola e il comitato di gestione formato dei genitori, ritiene estremamente necessario realizzare la recinzione del perimetro della scuola, non per isolarla dal contesto sociale, molto degradato, quanto per migliorare la protezione e la sicurezza del personale, degli studenti e a tutela del patrimonio tecnico custodito nella scuola a sostegno delle attività didattiche. Ci chiedono di recuperare e riattivare il campo di calcio e realizzare quello di basket, e di sostenere la biblioteca.
Per sostenere il programma o fare una donazione
https://www.timeforafrica.it/aderisci/