Rientrato dal Mozambico il gruppo di lavoro di Peperoncino Carnia che assieme alla Comunità Piergiorgio di Caneva la cooperativa sociale Arte&Libro hanno avviato un programma di “solidarietà piccante” con la comunità di Mabilibili in Mozambico per lo sviluppo della produzione e commercializzazione del peperoncino. Un progetto di Time For Africa, cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso la Legge 19/2000 di cooperazione internazionale, il cui obiettivo è quello di sviluppare piccole economie di villaggio attraverso la valorizzazione delle risorse locali.
Il peperoncino piccante, in questo caso è una delle risorse locali da tradurre in realtà economica e contribuire, in questo modo, allo sviluppo della comunità locale e della cooperativa di donne costituita allo scopo. La qualità del piri-piri , così viene chiamato il peperoncino in Mozambico, è della qualità Malagueta varietà del Capsicum Frutescens molto utilizzato nella cucina locale: famoso il frango (pollo alla griglia) al piri-piri o gli achar, (conserva piccante) di origine indo-portoghese servito localmente anche nella ristorazione.
Fino a qualche anno fa, la coltivazione di questo alimento complementare era di tipo famigliare con un consumo circoscritto, mentre ora ci sono i presupposti per valorizzare la produzione su larga scala con conseguenti benefici economici e sociali per i produttori e le comunità. Da qui la richiesta della cooperativa di donne di Mabilibili di un sostegno con lo scopo di migliorare la produzione e organizzare la commercializzazione.
Per questo TFA assieme ai tre produttori “amatoriali” Pietro De Crignis, Cattarinussi Marco e Doaner Stefano che in questi anni, con la loro passione e caparbietà, hanno sviluppato una significativa produzione di peperoncino piccante nella zona di Caneva e Tolmezzo con il marchio Peperoncino Carnia. Pietro De Crignis ha lavorato per due settimane a stretto contatto con le donne e i giovani di Mabilibili per scambiare esperienze e tecniche finalizzate a migliorare la qualità e la quantità dei raccolti, anche attraverso l’introduzione di alcune varietà, sperimentate nei mesi precedenti. Il lavoro è stato fruttuoso e la prima produzione consistente di peperoncino è stata spedita a Caneva per testare la qualità organolettica, la piccantezza, e tutti i parametri utili per organizzare successivamente in Mozambico il processo di trasformazione e commercializzazione.
Accanto al Peperoncino “piccante di solidarietà” la presenza di Pietro de Crignis e dei volontari di Time For Africa è servita anche per creare un ponte di solidarietà a sostegno delle persone disabili che i queste terre spesso sono relegate ai margini.