Venerdì 26 novembre dalle ore 11:00 alle ore 14:00, davanti alla Prefettura di Udine, in via Piave 16, la comunità della diaspora tigrina del Friuli Venezia Giulia, si ritroverà consegnare al prefetto una lettera di denuncia sulla grave situazione di guerra e violenza in Etiopia contro la popolazione che vive nella regione del Tigray.
Un anno di guerra violenta scatenata dal governo federale, condotto dal Premio Nobel per la Pace 2019 Abiy Ahamed, che con il suo comportamento ha tradito il principio del premio conferito, utilizzando la guerra come metodo di confronto con la regione autonoma del Tigray e con l’aiuto dell’Eritrea. Questa scelta ha provocato morte, distruzione e violenze diffuse contro la popolazione civile e in particolare contro le donne vittime di stupri indiscriminati. L’azione militare immaginata dal governo etiope doveva durare un paio di mesi. Non è stato così, ed ora siamo arrivati ai rastrellamenti della popolazione tigrina che evocano rastrellamenti di passata memoria. Senza dimenticare la gravissima crisi umanitaria in corso.
L’Etiopia rischia davvero la frantumazione e la divisone si base etnica che avrà conseguenze molto gravi per tutto il corno d’Africa. Incomprensibile il silenzio della comunità internazionale, salvo qualche presa di posizione e iniziativa da parte degli Stati Uniti contro il governo federale. Incomprensibile l’assenza dell’Unione Africana, salvo alcuni recenti tentativi di mediazione condotta dall’Uganda e del Kenia.
Per approfondire le info sulla situazione in Etiopia vedi Focus on Africa