La crisi infinita che non riusciamo a scrollarci di dosso a causa di una politica ancorata alle logiche  del capitalismo finanziario e globale, dove chi decide non è più la politica ma il mercato  o, meglio, quelli che il mercato lo fanno e lo usano a loro piacimento. Sbilanciamoci la rete di 48 organizzazioni che dal 1999 si sono collegate in rete per impegnarsi a favore di un’economia di giustizia e di un nuovo modello di sviluppo fondato sui diritti, l’ambiente, la pace.
Utile e interessante partecipare all’incontro con Giulio Marcon, oggi deputato, ma animatore di Sbilanciamoci, e con Paolo Ermano, docente di economia internazionale dell’UNIUD. Il tutto organizzato da Sinistra Ecologia e Libertà .
Domenica 17, ore 18,00 Viale Ungheria 131, Udine
L’economia in recessione, la società in frantumi, la politica che degenera: la crisi iniziata nel 2008 sembra non finire mai. Un italiano su sei vorrebbe un’occupazione ma è senza lavoro, un lavoratore dipendente su quattro è precario, i giovani sono i più colpiti, l’industria ha perso un quarto della produzione, il peso del debito aumenta, gli scandali della finanza continuano.
Una via d’uscita c’è. In Italia come in Europa, possiamo ‘sbilanciare l’economia’: mettere l’azione pubblica prima del mercato, la sostenibilità e il lavoro prima dei profitti, l’uguaglianza al posto del privilegio. Qui trovate il catalogo delle misure da realizzare. Con una politica nuova, fatta di partecipazione e democrazia.