Via Romeo Battistig, 48 - Udine (UD)

Riceviamo dallo Zimbabwe una lettera di Mary

Cari
amici,


Mi dispiace che mi ci è voluto così tanto tempo per rispondervi. E’ stato un
periodo molto difficile per noi, abbiamo ancora due delle nostre leader in detenzione
preventiva.

 

L’incontro
(Mary è stata invitata all’incontro internazionale del Centro Balducci a
Zugliano, Udine) sembra davvero interessante, e noi rientreremmo sicuramente nella
tematica del terzo gruppo di lavoro. Comunque insieme ai colleghi abbiamo
pensato di non poter impegnarci in questo momento, perché non sappiamo cosa
succederà o dove saremo in Settembre. Io personalmente farò un viaggio in
Canada in agosto per rendere visita ai miei figli e nipoti, ma devo tornare a
Zimbabwe in meta settembre per altri impegni, perciò neanche allora non sarei
libera per partecipare all’incontro. Grazie comunque per avermi pensato,
poteva essere davvero interessante per me.


Ora la
situazione in Zimbabwe è terrificante: la gente viene torturata, picchiata e
violentata. Abbiamo però fortuna noi che la situazione non sia così grave in Matabeleland.
E’ una cosa buona che Tsvangirai abbia lasciato le elezioni, ma ora cosa
accadrà?  Gli altri stati africani della zona saranno preparati per agire
in qualche modo? Siamo stati soltanto spinti sull’orlo di un abisso senza
sapere se ci faranno cadere dentro o meno. Sono convinta che in questo momento
ci sono centinaia se non migliaia di persone che stanno fuggendo per
attraversare il confine con il Mozambico, per scappare dal terrore.  Spero
che il vostro governo si unirà a quelli della Tanzania, Zambia e Botswana per
prendere provvedimenti e agire.

 

Mugabe
va isolato in ogni modo e la sua posizione come leader legittimo di questo
paese va rifiutato tempestivamente. E’ sicuramente necessario prendere anche
provvedimenti di natura transitoria monitorati dai rappresentanti di altri
governi. Il problema è come mettere a punto tutto questo , e il ruolo chiave avranno
gli stati confinanti con il nostro paese.

Allego qui un annuncio che venerdì scorso abbiamo pubblicato su un giornale
indipendente per Jenni e Magodonga.  Sono
ancora in detenzione preventiva/ custodia cautelare e non sembra che sia
possibile farli uscire in breve. Gli avvocati dei diritti umani stanno
abbandonando il loro caso – cioè quegli avvocati che non sono già scappati
prima – in quanto ce ne sono cosi tanti altri casi di cui devono occuparsi.   Ora la maggior parte dei rappresentanti
dell’opposizione che erano stati eletti sono stati arrestati in base ad accuse
completamente inventate.


Spero di incontrarci di nuovo prima che passi troppo tempo,

 

cordiali saluti,

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