Rebecca Walker
L’ isola senza Nome, Frassinelli, € 17,50
Quando una ragazza americana di vent’anni decide di partire con un’amica per l’Africa, quella che immagina è una vacanza esotica e avventurosa, un viaggio da guida turistica, magari intelligente ma giustamente distaccato, forse persino un po’ trasgressivo ma destinato a finire con il ritorno a casa. Una volta arrivata, trova ad accoglierla la straordinaria ricchezza dei paesaggi – dal deserto al mare, dai fiumi sinuosi alle isole lussureggianti –, l’inebriante intensità dei profumi, la noncurante sensualità della gente. Eppure c’è qualcosa di più, una malia sottile, un richiamo ancestrale, forse la misteriosa trama di un dio minore, che la trattengono e la sospingono verso un luogo preciso, un’isola, una casa verde, al largo delle coste del Kenya. Molto più di una storia d’amore e molto più di un romanzo di viaggio, L’isola senza nome è la storia di una trasformazione – lenta, inesorabile, inevitabile – che fa da ponte tra due mondi e due culture, tra la solitudine e la famiglia, tra una ragazza e una donna.