Progetto Futuro casa Patrick, Kimbondo, Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, in collaborazione con Oikos Onlus, Hub Kimbondo
Proseguo le attività così come previsto dal progetto che si dovrebbe concludere entro la fine dell’anno. Conclusa la costruzione e la messa in funzione della scuola destinata ai bambini disabili, che si inserisce nel complesso scolastico St.Claret, realizzato grazie allo sforzo della Pediatria di Kimbondo e dei suoi sostenitori.
La nuova struttura è composta da 3 aule ed una sala adibita a biblioteca. La gestione dell’attività didattica è sviluppata grazie all’esperienza di due insegnanti diplomati in educazione ai disabili e alla costante presenza di un educatore specializzato che assiste, in maniera più diretta e e continuativa, coloro che hanno maggiori ritardi nell’apprendimento. I bambini che frequentano le lezioni sono circa 50, accolti in Casa Patrick. Sono state formate tre classi per tre categorie d’apprendimento e sono stati aggiunti, al classico programma d’alfabetizzazione, alcuni laboratori sperimentali di cucito, giardinaggio e “vanerie” (consiste nel realizzare oggetti d’uso quotidiano per mezzo di intrecci di materiale in natura).
Questi percorsi sono la naturale evoluzione di attività nate durante il periodo estivo, momento in cui è sorta l’esigenza di strutturare le intere giornate, nell’intenzione di affiancare ai momenti ludici, sensoriali e relazionali, anche attività manuali che s’inserissero in un percorso volto al futuro e al raggiungimento del più alto grado di autonomia del bambino. Attualmente, alcuni dei ragazzi più capaci, hanno già realizzato dei piccoli prodotti d’artigianato.
Per quanto riguarda invece Casa Patrick, è stato possibile sostenere una forte riorganizzazione del personale. Inizialmente si è scelto di procedere con l’assunzione di tre nuove “Mamans de Salle” e di due Infermiere, ciò che ha portato ad un immediato quanto evidente miglioramento dello stato d’igiene e di salute sia della Casa che dei bambini stessi.
E’ stato aggiunto un nuovo fisoterapista (attualmente l’équipe è di 2 persone) ed è stata aperta la possibilità di ricevere in maniera continuativa degli stagisti dall’Università di Kinshasa. Nel frattempo si è provveduto a creare una sala attrezzata per permettere le cure fisioterapiche sia di bambini che di adulti. L’inserimento di un nuovo fisioterapista specializzato, a nostro avviso, è un nuovo inizio per il reparto di fisioterapia, per quel che concerne il livello di trattamento e d’impegno.
Una novità importante è stato l’inserimento di tre educatori specializzati, che alternano i loro orari di servizio in modo tale da garantire la presenza di almeno uno di loro a partire dal risveglio dei bambini fino alle ore serali – durante il periodo scolastico, il primo educatore della mattina segue i bambini anche a scuola -. Il fatto di avere tre persone dedicate quasi esclusivamente agli aspetti educativi e sociali, è un importante passo per sviluppare dei percorsi personalizzate per ogni bambino, in modo tale da definire le attività di stimolazione più adatte, ricercarne la storia in un’ottica di reinserimento familiare o l’indirizzamento ad una formazione professionale ed occuparsi dei soggetti che nella più parte erano trascurati nell’organizzazione precedente. Inoltre, questo tipo di figura dedicata è fondamentale per creare un ambiente familiare, tranquillo e ordinato, attorno al quale i bambini possano affacciarsi con fiducia.
Il nostro intento è quello di creare un’atmosfera nella quale l’affetto, le cure e la responsabilità educativa per i bambini siano considerate come un’attività unificatrice. Di primaria importanza è sicuramente la formazione costante del personale. A tale proposito sono stati organizzati diversi momenti di formazione trasferendo le conoscenze fra i diversi servizi interni (Infermiere, Fisioterapisti, Educatori).Grazie alla collaborazione con alcune associazioni congolesi, che si sono rese disponibili per sviluppare diversi atélier di formazione, e all’utilizzo di specialisti europei che periodicamente arrivano a Kimbondo come volontari.
Nei primi giorni di febbraio 2014 hanno avuto inizio i lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento di Casa Patrick. Si tratta dell’ultima fase di un progetto più ampio avviato nel 2012 il cui obiettivo è il potenziamento del servizio educativo e assistenziale per i circa 100 bambini disabili che in questa casa sono ospitati. Le azioni messe in atto per raggiungere tale obiettivo hanno previsto l’allestimento di specifici dispositivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche – come ad esempio sostegni per l’accesso ai bagni, corrimano, rampe di accesso per le carrozzine, porte di dimensioni adeguate .
La formazione e l’implementazione del personale dedicato (da 7 a 21 le persone che lavorano alla Casa), la costruzione di aule dedicate ai bambini con disabilità e infine, la fase attualmente in corso, le azioni di edificazione e ristrutturazione degli ambienti. Questo ci permetterà di utilizzare per i bimbi i locali adiacenti a Casa Patrick, fino a oggi usati come garage, per offrire loro una struttura adeguata al numero e alle esigenze, che permetterà lo svolgimento delle attività quotidiane in maniera più funzionale.
A seguire, nella seconda metà del 2014, si procederà con interventi di ristrutturazione delle toilette che già dal 2006 sono in uso a Casa Patrick, il trasferimento e il rinnovo della lavanderia, e infine lavori sull’esterno della Casa per aumentarne la sicurezza
Il futuro di Casa Patrick
I risultati ottenuti fino ad ora grazie al progetto sono a tutti gli effetti evidenti e molto positivi, avendo effettuato dei cambiamenti sistematici e programmati. Stiamo lavorando per dare un ulteriore futuro a Casa Patrick, vagliando tutte le opzioni per offrire ai bambini e ai giovani un’alternativa al solo “asilo” e allo stesso tempo utilizzare il lavoro del personale esistente in modo più efficace.
L’accento pertanto dovrà essere messo, a fianco del principio di “ospitalità”, all’idea di un servizio medico-sociale con dei servizi di terapia e di consultazione alle famiglie per sensibilizzarle, responsabilizzarle e sostenerle nel seguire i loro bambini in modo diretto, al contrario di “abbandonarli” completamente all’interno della struttura Pediatria.
Molto lavoro è ancora da fare per proteggere i bambini all’interno delle loro famiglie, soprattutto nel cambiare il diffusissimo atteggiamento di rifiuto che la società Congolese vive verso i bambini disabili nello specifico. Questa riteniamo sia la sfida più importante da affrontare per raggiungere un obbiettivo a lungo termine
Numero di bambini beneficianti del progetto:
93 residenti (bambini e adolescenti) della Casa Patrick
2 vecchi residenti della CP, attualmente inseriti in altre case della Pediatria o strutture a Kinshasa.
15 neonati della pediatria (fisioterapia)
3 bambini esterni alla pediatria (fisioterapia)
Totale: 113 bambini e adolescenti
I bambini hanno beneficiato dei servizi alla Casa Patrick per:
Servizio di base: hérbergement, nourriture, cure medicali
Fisioterapia
Educazione speciale a scuola e un accompagnamento educativo alla casa
Attività ludiche
maggio 2014