Il Mozambico è uno dei paesi più poveri del mondo, con un reddito nazionale lordo pro capite pari ad appena 340 dollari (nel 2006), e un tasso di mortalità sotto i cinque anni pari a 138 decessi per 1.000 nati vivi. La speranza di vita alla nascita è di appena 42 anni, più del 40% dei bambini sotto i cinque anni soffre di forme gravi o moderate di ritardo nella crescita, e solo un terzo della popolazione utilizza strutture igienico-sanitarie adeguate.
L’accesso ai servizi di assistenza sanitaria essenziali è limitato, col 23% dei bambini che non è stato neppure vaccinato contro il morbillo. Solo il 10% dei bambini dorme sotto una zanzariera (trattata con insetticida o senza). E quasi i due terzi della popolazione vivono in zone rurali, dove solo 1 abitante su 4 ha accesso a una fonte “migliorata” di acqua potabile.
La sfida consisteva nel riuscire a erogare, in comunità rurali dotate di infrastrutture sanitarie fisiche e ambientali scadenti, un efficace programma di sopravvivenza infantile a livello comunitario, e verificare che tale programma contribuisse effettivamente alla riduzione della mortalita.
L’ Approccio: il progetto di partnership tra il ministero della Salute di Chokwe e la World Relief International, operante nel periodo 1999-2003, ha usato l’approccio Gruppo di assistenzaâ€? per attuare un programma di sopravvivenza infantile che mirava ad affrontare tre elementi della Gestione integrata a livello comunitario delle malattie dell’infanzia (C-IMCI):
• Migliori partnership tra il sistema sanitario e la comunità .
• Aumento dell’assistenza accessibile ai fornitori di servizi a livello comunitario.
• Promozione delle pratiche domestiche essenziali per la salute dell’infanzia.
L’approccio “Gruppo di assistenza� prevede la formazione degli educatori comunitari attraverso l’interazione di gruppo. Un’Educatrice volontaria per la salute delle donne fornisce educazione sanitaria da pari a pari a 15 famiglie circostanti, e 10 educatrici sanitarie formano un Gruppo di assistenza che si incontra una volta al mese con un supervisore retribuito. Durante gli incontri mensili del Gruppo di assistenza, un componente del personale sanitario di zona o un supervisore delle Educatrici per la salute delle donne presenta dei messaggi di carattere sanitario sulla sopravvivenz a dei bambini e sulla salute delle donne. Quindi i membri del Gruppo di assistenza si esercitano tra loro, condividendo le informazioni presentate. Prima dell’incontro successivo del Gruppo di assistenza, ogni volontaria ha la responsabilità di visitare le famiglie sotto la sua giurisdizione per comunicare i messaggi che ha appena appreso.
Il programma per la sopravvivenza infantile è stato ideato in modo da risultare completo, dato che integra l’allattamento al seno, l’alimentazione complementare, l’uso della terapia di reidratazione orale e le zanzariere trattate con insetticida. Il programma in questione ha rafforzato l’affidamento a strutture sanitarie locali e la gestione dei casi di malattie comuni presso le strutture stesse.
Le alleanze con l’UNICEF e con il Comitato Internazionale della Croce Rosa hanno facilitato l’approvvigionamento gratuito di zanzariere trattate con insetticida, vaccini e integ ratori di vitamina A. La stretta cooperazione con i comitati sanitari di villaggio e con il clero locale ha offerto ai volont ari il supporto necessario per portare avanti la promozione sanitaria e la mobilitazione comunitaria finalizzate ad attività come la distribuzione di zanzariere trattate con insetticid a e la conduzione di campagne di vaccinazione.
Risultati: il progetto ha portato anche all’attuazione di forme di registrazione civile a livello di comunità e di un sistema d’informazione sanitaria fondato sui 2.300 volontari che ogni mese hanno raccolto dati sulle nascite, le morti e le malattie infantili. Questi dati sono stati aggregati durante gli incontri mensili e i registri sono stati inviati alle postaz ioni sanitarie gestite da fornitori comunitari di servizi, o scicorristas, formati dal ministero della Salute del distretto. Le informazioni sono state comparate e poi rimandate ai locali comitati sanitari di villaggio e centri sanitari, nonché al ministero della Salute.
I dati provenienti dalle registrazioni civili e dai sistemi di informazione sanitaria a livello di comunità hanno mostrato una riduzione pari al 66% della mortalità infantile e una riduzione pari al 62% della mortalità sotto i cinque anni. Per verificare l’affidabilità di questi rilevamenti, è stata effettuat a una valutazione indipendente della mortalità da parte di ricercatori esperti, servendosi di un’indagine sulla storia della gravidanza fondata sulle metodologie standard applic ate nelle Ricerche demografiche e sanitarie. Questa indagin e sulla mortalità ha portato alla scoperta di riduzioni pari al 49% e al 42% rispettivamente della mortalità infantile e della mortalità sotto i cinque anni.
Tali risultati hanno dimostrato l’efficacia della Gestione integ rata a livello comunitario delle malattie dell’infanzia e hanno confermato, per gli operatori sanitari di comunità , la possibilità di raccogliere dati sanitari attendibili per tenere sotto controllo la mortalità .