Il 16 agosto di tre anni fa la piĆ¹ grande tragedia post Apartheid che ha profondamente scosso e indignato i Sudafricani e quanti avevano lottato e combattuto contro l’Apartheid. Ā I sentimenti, le reazioni, le analisi sono state prontamente raccolte nella pubblicazione, curata da Raphel D’Abdon e pubblicata nella nostra collana libraria: Marikana il Sudafrica e la fine del sogno arcobaleno.
La nostra associazione da allora ĆØ in costante contatto con quella comunitĆ e assieme ha sviluppato il progetto Marikana Educazione, Sport e Arte contro l’Emarginazione Sociale. Ā Tale progetto prenderĆ definitivamente il via nel mese di novembre di quest’anno.
Quella tragedia a Marikana e non solo ĆØ ancora vivida. La commissione Farland, incaricata di fare luce su quegli avvenimenti ha consegnato il suo rapporto al Presidente Zuma che perĆ² non lo ha ancora reso noto.
Per queste ragioni abbiamo deciso di raccontare i fatti come accaduti e come sono stati raccolti dalla commissione Farland. Abbiamo liberamente tradotto dal Mail &Ā Guardian , l’articolo approfondito sui fatti attraverso la figura che nel corso dello sciopero dei minatori della Lonmin ha impersonato la leadership e la voce dei minatori.Ā Mgcineni Noki, 30 anni conosciuto dalla sua famiglia e dagli amici come Mambush. Attraverso la sua storia si possono capire e cogliere la grande lotta di Marikana conclusa con la morte di 34 Ā persone e il ferimento di altre 78.
Mambush l’uomo con la coperta verde ucciso con 5 colpi d’arma da fuoco per aver difeso i diritti dei minatori della Lonmin e non solo.