Il conflitto nella regione del Nord Kivu, la zona orientale della RDCongo, continua da troppo tempo. Da qualche giorno si sono intensificati i combattimenti tra l’esercito RDC e il gruppo armato M23 che hanno ucciso anche il governatore Peter Cirimwani. Per queste ragioni lunedì 27 gennaio è stato convocato il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, su richiesta di Kinshasa e appoggiato dalla Francia. Nel frattempo i combattimenti continuano e le nazini occidentali hanno chiesto ai propri cittadini di lasciare Goma, la capitale del Nord del Kivu. Dall’inizio dell’anno si contano già 400.000 mila sfollati, in previsione di una guerra regionale.
Da quando i colloqui di pace sono falliti, il gruppo di miliziani sostenuto dalle truppe ruandesi ha guadagnato, nelle ultime settimne, fasce di territorio nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo ricca di minerali , innescando una crisi umanitaria e circondando il capoluogo di provincia, che ospita un milione di persone. Anche le Forze di reazione rapida della MONUSCO ” sono state attivamente impegnate in intensi combattimenti”, ha affermato l’ONU in una nota, aggiungendo che “nelle ultime 48 ore l’artiglieria pesante della MONUSCO ha condotto missioni di fuoco contro le posizioni M23”.
Fonti militari hanno affermato che gli scontri hanno avuto luogo per tutto il giorno a circa 20 chilometri (12 miglia) a ovest di Goma, dove i tagli alle reti mobili e Internet, nonché all’elettricità, erano frequenti. Testimoni hanno affermato che gli elicotteri militari congolesi si sono diretti venerdì verso le posizioni M23 attorno a Sake, 25 chilometri a nord-ovest di Goma, con esplosioni udite nei quartieri occidentali della città, sebbene non fosse chiaro quanto fossero intensi i combattimenti.
A dicembre, un incontro tra Tshisekedi e il presidente ruandese Paul Kagame, nell’ambito di un processo di pace guidato dall’Angola, è stato annullato a causa della mancanza di un accordo. Giovedì la Turchia si è offerta di guidare una mediazione tra la RDC e il Ruanda. Sono già stati dichiarati una mezza dozzina di cessate il fuoco e tregue nella regione, poi infranti, con l’ultimo cessate il fuoco firmato alla fine di luglio.
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