
Pateletso Mokgotle – Artista multidisciplinare sudafricano in FVG
Vernissage Sabato 27 settembre 2025 ore 18:00
Spazio arte Bejaflor, viale Udine 34 Portogruaro (VE) dal 27 settembre al 31 ottobre
Nato nel villaggio di Setlagole, nella North West Province del Sudafrica, il 16 dicembre 1981. Fin dalla giovane età ha mostrato una spiccata inclinazione artistica, che lo ha portato a sviluppare negli anni un percorso creativo ricco e articolato, capace di esplorare temi profondi legati all’identità umana, alla società e alle molteplici sfaccettature della condizione contemporanea.
Stabilitosi in Italia, nei pressi di Udine, Mokgotle ha saputo coniugare le sue radici sudafricane con l’esperienza e il contesto culturale europeo, arricchendo la propria poetica con nuovi linguaggi, tecniche e sensibilità. Questa commistione culturale si riflette nel suo lavoro attraverso un dialogo costante tra radici e nuove influenze, da cui emergono opere che affrontano ciò che unisce e divide gli esseri umani, invitando lo spettatore a riflettere su temi universali quali la diversità, l’appartenenza, il condizionamento sociale e l’autenticità.
La poetica e le tematiche dell’artista
Mokgotle si definisce un artista multidisciplinare: la sua pratica spazia infatti dalla pittura, alla scultura, sino all’installazione e alle arti performative. La serie “The Masks We Wear” (Le Maschere che Indossiamo), galleria virtuale dal 31 maggio al 30 settembre 2025, è un esempio emblematico del suo interesse per le dinamiche di identità e costruzione sociale. La sua opera esplora “la coreografia colorata del condizionamento umano”, una metafora potente e visivamente intensa che invita a guardare oltre le apparenze per scoprire cosa si cela dietro le maschere quotidiane che tutti portiamo nella nostra vita sociale.
Attraverso la sua arte, Mokgotle affronta la complessità del vivere contemporaneo, mettendo in luce le tensioni, le contraddizioni e le potenzialità insite nelle relazioni umane e nei contesti culturali in cui esse si sviluppano. Il suo lavoro si pone come ponte culturale, capace di unire storie, esperienze e prospettive differenti, e favorire un dialogo interculturale aperto e inclusivo.