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Papa Francesco e l’Africa

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L’Africa è originale. L’Africa ti schiaffeggia

Vogliamo ricordare Papa Francesco, che è ritornato alla Casa del Padre, e il  suo profondo legame con l’Africa, caratterizzato da un impegno per la pace, la giustizia sociale e la denuncia dello sfruttamento coloniale ed economico. Nel corso del suo pontificato Papa Francesco ha visitato: Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana (2015). Nel 2019 ha visitato il Marocco, Mozambico, Madagascar e le Isole Mauritius, infine nel 2023 la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan.

L’Africa come vittima dello sfruttamento:Papa Francesco ha più volte denunciato lo sfruttamento economico e coloniale dell’Africa, definendola una terra saccheggiata dalle potenze straniere. Durante il suo viaggio nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) nel 2023, ha esclamato: “Giù le mani dall’Africa! Basta soffocare l’Africa: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare” . Ha sottolineato come le risorse naturali del continente, come il coltan e i diamanti, siano estratte con metodi brutali, spesso legati al lavoro minorile e alla violenza .

Pace e riconciliazione:Francesco ha dedicato molta attenzione ai conflitti africani, spesso dimenticati dalla comunità internazionale. Durante la benedizione Urbi et Orbi del 2025, ha pregato per la pace in regioni come il Caucaso, i Balcani e l’Africa, sottolineando l’importanza della libertà religiosa e del dialogo . In Sud Sudan e RDC, ha promosso la riconciliazione tra fazioni in guerra, arrivando a baciare i piedi dei leader rivali nel 2019 come gesto di umiltà e speranza

Missione e rispetto delle culture: Bergoglio ha criticato il proselitismo coloniale, affermando che la missione cattolica deve rispettare le culture locali. Ha lodato i missionari che lavorano in Africa per la loro capacità di “inculturare il Vangelo” senza imporre modelli occidentali . Questo approccio riflette la sua visione del cattolicesimo come “armonia delle differenze”.

Migrazioni e ingiustizia globale: Papa Francesco ha condannato le politiche migratorie europee, definendo “crimine” l’uso di fili spinati per respingere i migranti africani. Ha criticato l’ipocrisia dei Paesi ricchi che sfruttano le risorse africane ma rifiutano di accogliere le persone in fuga da povertà e guerre.

Visite apostoliche e impegno concreto: I viaggi in Africa  hanno avuto un forte focus sulla pace e sull’ecumenismo, come nel caso della visita in Sud Sudan insieme ai leader anglicani e presbiteriani . Ha anche cancellato tappe per motivi di sicurezza, come a Goma (RDC), dimostrando sensibilità verso le condizioni locali

Critica al sistema economico globale: Il Papa ha collegato le guerre africane all’avidità delle multinazionali e delle potenze straniere, definendo i conflitti “guerre per le risorse”. Ha messo in guardia contro il “colonialismo economico” e l’industria delle armi, che alimentano violenza e povertà.

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