Via Romeo Battistig, 48 - Udine (UD)

Mozambico dalla guerra alla pace

Con questa mostra si apre la settimana di Fuorirotta, manifestazione dedicata la viaggio e ai viaggiatori mentre il focus paese è dedicato al Mozambico.

 

Ricardo Rangel, uno delle grandi voci dell’Africa. Nato  a Lourenço Marques, oggi Maputo nel 1924, ha iniziato come apprendista  nel laboratorio fotografico di Otlio Vasconcelos cacciatore di elefanti e fotografo professionale. Successivamente all’inizio degli anni 40 Rangel passa allo studio fotografico “Focus” facendosi notare per le sue  capacità di stampare le foto in bianco e nero. Primo reporter non bianco al giornale “Noticias da Tarde”  ha  poi lavorare per molti giornali e riviste. Molte delle sue fotografie dell’epoca furono bandite e distrutte da parte della censura coloniale. Nel 1979 assieme ad altri giornalisti fonda la rivista “Tempo”. Nel 1977 diventa fotografo capo del quotidiano “Noticias”  con la responsabilità di formare una nuova generazione di foto-giornalisti. Nel 1978 da vita, assieme ad altri giornalisti al Sindacato Nazionale dei Giornalisti mozambicani. Dal 1983 dirige la scuola di formazione fotografica  CCF “Centro de Formaçao Fotigrafica”

 

Ricardo Rangel  può essere considerato il padre della fotografia mozambicana. I  molti fotografi di allora lasciarono il Mozambico dopo l’indipendenza, Rangel  invece continuò dando un impulso importante allo sviluppo della fotografia  e alla formazione dei nuovi fotografi come: Rui Assubuji, Josè Cabral. Ale Junior, Kok Nam, Sérgio Santimano.

 

Ricardo Rangel  rappresenta un punto di riferimento per la cultura mozambicana. Custode  della storia mozambicana vissuta sempre in prima linea, Ricardo Rangel è anche un cultore della musica Jazz ha conosciuto e fotografato. A 84 anni ha aperto a Maputo, un locale, un punto d’incontro per gli amanti della Jazz e della notte, che lui è abituato a fotografare.

 

 

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