La campagna internazionale promossa da in Italia da Chiama l’Africa e il Cipsi a cui ha aderito e contribuito anche Time For Africa, ha avuto successo. Ieri il parlamento europeo ha detto Stop ai Minerali Insanguinati. approvando in aula la modifica al testo della Commissione che chiede la tracciabilità obbligatoria per stagno, tantalio, tungsteno e oro. Minerali utilizzati i per fabbricare cellulari, tablet e auto la cui estrazione, spesso, è in mano a bande sanguinarie e corrotte che per questo alimentano guerre territoriali soprattutto in Congo.
Valutazioni diverse tra ONG e i movimenti europei che hanno sostenuto questa campagna e Industriali i quali paventano delle ripercussioni negative sul versante occupazionale si in Europa che nei paesi in cui i minerali vengono estratti.
La certificazione per la tranciabilità obbligatoria coinvolge circa 800 mila imprese dell’Unione, rappresenta dunque un risultato importantissimo anche per responsabilizzare socialmente le imprese, che a volte con il loro comportamento favoriscono e alimentano le guerre locali per il controllo e lo sfruttamento delle risorse minerarie.
Con il voto di oggi il Parlamento europeo ha deciso di riavviare il negoziato con la Commissione e il Consiglio europeo sui cosiddetti “minerali insanguinati”.
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