Da GIOVEDI’ 12 a DOMENICA 14 MAGGIO, IN PIAZZA VENERIO A UDINE
MINERALI CLANDESTINI MOSTRA OPEN AIR
Un tappeto, 19 cartelloni in pvc, due specchi, grandi lettere mobili: tutti elementi posizionati a terra e calpestabili, ad eccezione degli specchi. Una grande installazione, finanziata da un crowdfunding, che racconta il lungo viaggio dei minerali, dai luoghi d’origine fino alla loro destinazione invisibile nei nostri cellulari. L’evento prende spunto dalla campagna internazionale avviata nel 2014, il cui obiettivo era la modifica della proposta di legge europea sulla tracciabilità di quattro minerali provenienti da zone di conflitto. Dopo due anni di dibattiti, una nuova legge, appena approvata dal Parlamento Europeo, si applicherà a tutti gli Stati membri a partire dal 2021 e obbligherà le società europee che importano stagno, tungsteno, tantalio e oro a garantire che le loro catene di approvvigionamento non siano legate ai conflitti armati. Ora non resta che pretendere che questa legge venga perfezionata ed estesa ad altri minerali e ad altre imprese. Le materie prime utilizzate dalla tecnologia elettronica sono all’origine di conflitti armati sanguinosi in aree del mondo ricchissime di materie prime, dove la popolazione è tenuta in condizione di schiavitù da gruppi armati, finanziati da Stati e multinazionali; dove l’estrazione e la prima lavorazione dei minerali avvengono in condizioni di sfruttamento disumano, utilizzando anche bambini. Una responsabilità che ci riguarda tutti come consumatori di nuove tecnologie.