Il 4 aprile del 1968, esattamente cinquant’anni fa, alle ore 18,01 Martin Luther King, difensore dei diritti civili, voce dell’America contro la segregazione razziale, la disparità salariale, viene ucciso da un colpo di fucile. La sua voce, il suo messaggio però è ancora più vivo che mai, in questa America di Trump, dei suprematisti bianchi, di populisti incattiviti che vedono nello straniero, nell’altro,nel migrante una minaccia.
I temi e i contenuti delle sue parole, dei suoi discorsi sono attuali, le questioni razziali, il razzismo, i diritti negati. Tutto questo a cinquant’anni dalla sua morte è ancora attuale. Per questo i dobbiamo fare nostre le sue parole e tradurle di nuovo in azione politica in grado di cambiare e trasformare le nostre società in comunità di nuovi uomini liberi.
La Biblioteca dell’Africa ha recuperato una pubblicazione del 1970, edita dalla SEI, che vale la pena rileggere, dal titolo “Dove stiamo andando: verso il caos o la comunità ” Â