>> per rovesciare un risultato che appare favorevole a Morgan Tsvangirai dell’MDC. Le mediazioni e la ricerca di un compromesso in grado di salvare lo Zimbabwe da una sitauzione di potenziale caos e violenza, non hanno dato alcun esito tangibile. Mugabe non rinuncia, Tsvangirai sostiene di aver le prove che la vittoria è sua e dell’opposizione.
Nel mezzo le interferenze straniere non mancano. Ansiosi come sono di non sentire più parlare di Maugabe. Certo è che ancora una volta, anziché favorire e sostenere processi di sviluppo sostenibili e democratici, come avrebbero potuto fare dall’inizio del processo di restituzione delle terre avviata da Mugabe nel 2001, preferiscono interferire in modo maldestro annunciando, come in questo caso la “sconfitta storica” di Mugabe anziché affiancare e sostenere un necessario processo di transizione.
Il conteggio non è finito, perché allora annunciare un risultato ancora non omologato?. Si pensa in questo modo di aiutare il paese ad uscire da questa drammatica situazione o si vuole invece avviare un processo di ricolonizzazione del Paese?