Yasmina Khadra
L’equazione africana
Marsilio, 320 pagine, 19 euro
Un’Africa senza africani, questa è l’impressione che lascia al lettore il nuovo romanzo di Yasmina Khadra, ispirato a un fenomeno attuale che piace molto ai mezzi d’informazione: i sequestri di giornalisti, turisti e operatori di organizzazioni umanitarie da parte di gruppi armati che rivendicano la propria appartenenza a bande islamiste.
Il racconto è scritto in prima persona, e il narratore è Hans Krausmann, medico generico a Francoforte, ostaggio con il suo amico Kurt di un gruppo armato non identificato. A bordo di uno yacht privato, vengono avvicinati al largo della costa somala, e per loro comincia l’incubo. Trascinati da un campo all’altro nel deserto, imparano a sopravvivere alla brutalità dei loro carcerieri, alla fame, al freddo, alla sporcizia e alle incognite del giorno dopo.
A volte, tra Hans e i sequestratori nasce uno scambio d’idee sullo stato, i miti e le sofferenze dell’Africa, come se questi criminali fossero i depositari di un’Africa autentica insozzata dagli occidentali. Ma c’è un’altra Africa, opposta a quella dei rapitori: quella di Bruno, vecchio ostaggio che ha lasciato la Francia per intraprendere una ricerca spirituale nei deserti africani, e che porta in sé un’Africa irreale, misteriosa e fantasmatica. L’equazione africana minimizza i veri problemi politici dell’Africa a vantaggio di una folle avventura.
Rachid Mokhtari, Le Matin