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Le politiche di cooperazione della Regione FVG

discutere sul documento programmatico regionale 2010-2013 di cooperazione internazionale elaborato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Un occasione importante per un confronto interno con l’obiettivo di contribuire a modificare e migliorare le proposte della Giunta.

Il 2009 ci ha svelato l’orientamento della politica regionale in materia di cooperazione allo sviluppo. L’ultimo Comitato Regionale di Cooperazione decentrata e partenariato
internazionale ha confermato gli indirizzi illustrati durante il seminario di
presentazione del bando sulla cooperazione decentrata ai sensi della L.R
19/2000 del 6 marzo 2009 e durante la conferenza regionale sulla cooperazione
allo sviluppo del 19 giugno 2009.

Il dato emergente è quello di uno stravolgimento della cooperazione decentrata regionale che, con le nuove linee programmatiche, si pone addirittura al di fuori delle finalità della Legge 19: la non considerazione degli obbiettivi del millennio, gli
orientamenti economico-commerciali, il mancato rispetto degli obbiettivi della
cooperazione italiana, l’assenza prioritaria del continente africano, la
cancellazione dei luoghi di coordinamento, concertazione e aggregazione.

Questi
sono solo alcuni dei punti rilevanti che caratterizzeranno la cooperazione allo
sviluppo regionale nei prossimi anni.
Riteniamo che il terzo settore debba agire e fare qualcosa. E’ forse il momento di uscire dai nostri mondi dorati e manifestare la nostra presenza per garantire e valorizzare il
nostro operato nelle parti del mondo che soffre.
Riteniamo sia opportuno incontrarsi tutti insieme, associazioni,
Ong di cooperazione allo sviluppo, ecc. per delineare una nostra politica, un
nostro orientamento di come interpretiamo la solidarietà internazionale e la
cooperazione allo sviluppo.

L’incontro sarà aperto con brevi presentazioni di 4 tematiche di riflessione che
potranno servire da stimolo al dibattito.

1) rapporti tra cooperazione e imprese

Quanto può essere valida l’integrazione delle PMI nella cooperazione
internazionale. La cooperazione allo sviluppo è capace di svincolarsi dal suo
principio di lotta contro la povertà estrema? Ad aprire il dibattito su questa
tematica: Umberto Marin

2) la concertazione e il coordinamento fra associazioni

Lo smantellamento dei tavoli di concertazione, le difficoltàd ell’associazionismo locale ad aggregarsi per definire le linee programmatiche e i modelli di co-progettazione possono essere un freno all’efficienza del modello Friuli Venezia Giulia? Ad aprire il confronto: Didier Manga

3) strumenti e programmi di riferimento

Una lettura dei documenti di riferimento ci fa capire un’altra storia,
dall’Unione Europea, fino alle premesse introduttive del programma triennale
2010-2012; dagli obbiettivi del millennio fino alla Carta di Trento, dal G8
fino al programma quadro della cooperazione decentrata del Ministero degli
Esteri, la cooperazione allo sviluppo non meriterebbe un’altra attuazione al
livello regionale? Ad aprire il dibattito: Luigino Cesarin.

4) verso il Forum delle associazioni regionali

E’ più che necessario fare azioni comuni. Partire dalla singola
associazione e trovare punti di aggregazione che possono essere sulle tematiche
di intervento, sulle zone geografiche di intervento. Al livello regionale, si
può anche pensare a delle aggregazioni comunali, provinciali? Si può anche
pensare all’organizzazione di una assemblea regionale delle associazioni di
cooperazione allo sviluppo, sede in cui portiamo a maturazione la nostra carta
di cooperazione allo sviluppo? Presenta l’argomento: Marco Iob.

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