L’Africa non è una miniera da sfruttare o terra da saccheggiare. Con queste parole è iniziato il viaggio di Papa Francesco nel cuore dell’Afrca. I riflettori di tanto in tanto sia accendono su queste terre africane martoriate da saccheggi, da guerre, da violenze. Le ricchezze minerarie, ambientali, culturali sono una fonte di continuo saccheggio da parte di tutte le potenze: grandi e piccolle. Dall’occidente post coloniale alla Cina Imperiale, alla Turchia del sultano Erdogan. Non manca la Russia con il gruppo para militare Wagner, c’è ovviamnete l’India che rafforza la sua presenza storica sulle coste dell’oceano indiano. Tutti si muovono all’unisono per accappararsi le risorse che sono il motore della nuova globalizzazione. Tutti promettono, tutti fanno accordi, il problema che questi non sono mai a favore e per il ben stare dei popoli africani ma solo, quasi sempre, per le elite.
C’è la speranza che i movimenti giovanili africani contribuiscano a cambiare il volto del potere africano, spesso ereditato dalle potenze ex coloniali, e fare in modo che l’Africva prenda in mano il suo destino.
Per saperne di più vi invitiamo a consultare la bibliografia molto completa sul Congo e sulle risorse minerarie dell’Africa c/o Biblioteca dell’Africa di via Romeo Battistig 48 Udine attraverso questo link : pprn.infoteca.it