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La salute negata ai poveri e ai bambini

ebola

Utile e interessante l’ultimo dossier prodotto dalla Caritas dedicato all’accesso alla salute dei poveri delle periferie del mondo.

L’Africa ‒ secondo il rapporto Caritas ‒ detiene la più alta incidenza di casi di malaria e decessi in rapporto alla popolazione: 281 casi per una popolazione di 100 mila abitanti, contro una media mondiale di 133. Una delle conseguenze più drammatiche dell’epidemia riguarda i minori rimasti orfani a causa di ebola. Una recentissima indagine svolta da Caritas Guinea mette in luce che su 74 orfani 57 sono stati accolti in famiglie di parenti, amici o membri della comunità di appartenenza della famiglia (77%), mentre 17, tra l’altro tutti concentrati nella zona sud del Paese e per la maggior parte orfani di entrambi i genitori e minori di tre anni, sono stati accolti in orfanotrofio. L’epidemia di Ebola in poco tempo ha registrato 28 mila casi con 11.000 morti, rappresenta la malattia infettiva più temuta, ma non la sola e l’unica.

La crisi derivata dall’emergenza Ebola, ha messo in luce il problema del funzionamento dei sistemi sanitari dei tanti sud del mondo che non sono ancora in grado di favorire e garantire l’accesso alla salute da parte delle popolazioni più povere. Questo lo si vede soprattutto difronte alle malattie infettive che causano il 16% dei decessi a livello mondiale e costituiscono i due terzi dei decessi tra i minori di 5 anni.Sono responsabili di circa il 40% di morti nei Paesi in via di sviluppo (a basso reddito), a fronte dell’1% nei Paesi industrializzati (ad alto reddito).

Per approfondire leggi il dossier della Caritas

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