In vista del vertice dei paesi “Brics” ospitato in Sud Africa, Jacob Zuma attuale presidente del Sud Africa, preoccupato per le elezioni presidenziali del prossimo anno, cerca di recuperare e rendere incisiva la sua azione economica che non ha certamente brillato nel corso della sua attuale presidenza. Se lo scorso anno, in occasione del summit con la Cina, Zuma aveva detto chiaramente che “L’Africa non vuole essere dominata di nuovo” oggi con una intervista al Financial Time, il presidente sud africano ha invitato le società occidentali a cambiare il loro approccio “coloniale” per non perdere la concorrenza con la Cina. Le imprese occidentali hanno “un problema psicologico” e sono inclini a tenere lezioni all’Africa. Da qui l’invito a ripensare le proprie strategie di investimento. Il settore privato dei paesi occidentali se vuole trattare con l’Africa deve smettere di considerare il continente come una colonia. Zuma è preoccupato della mancata crescita economica e dalla crisi sociale in cui versa la nazione arcobaleno. Gli ultimi mesi sono stati tra i più turbolenti del paese post-apartheid : disoccupazione, povertà diffusa, scioperi violento culminati nella stage di Marikana. Zuma accusa le compagnie minerarie per la crisi di Marikana che non hanno rispettato i loro obblighi a sostegno dello sviluppo sociale mentre imputa all’eredità e dell’apartheid il cattivo stato dell’istruzione e dei problemi sociali.