Il reattivo; Autore: Masande Ntshanga
Traduzione: Stefano Pirone; Editore: Pidgin, Pagine: 196, 10,00 euro
Il reattivo di Masande Ntshanga, prima pubblicazione della casa editrice napoletana, è perfetto per tale missione. La realtà di Lindanathi vive tra gli angoli degradati di una grande metropoli come Città del Capo e le esperienze allucinate per l’uso di medicinali e droghe. Sin dall’inizio incomberà sulla vicenda del protagonista la morte del fratello durante un rito di passaggio, la messa al bando di Nathi da parte della sua famiglia, il senso di appartenenza che il protagonista creerà con un’altra dinamica famigliare, quella con gli amici Ruan e Cecelia. La dimensione sudafricana, in bilico tra sviluppo e degrado, convive con miscuglio di etnie e pidgin che solo in superficie sembrano aver trovato stabilità. Alcuni particolari devono ancora assestarsi, non mancano gli episodi di razzismo e non manca una forte caratterizzazione dovuta alle origini di Lindanathi: sempre legato al suo piccolo villaggio, perseguitato dall’idea di dover svolgere il rito di passaggio. Tradizione e modernità convivono senza ribellione, non c’è nessun tentativo di scardinare dall’identità l’una o l’altra, a meno che non si parli di morte, un presagio costante e ossessivo soprattutto per la positività di Lindanathi all’hiv.