Puntuale come ogni anno รจ stato presentato ieri a New York l’ultimo rapporto sulle condizioni dell’infanzia nel mondo. La presentazione del rapporto ha anche dato il via alle celebrazioni del 25ยฐ anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea dell’ONU il 20 novembre del 1989.
Il rapporto di quest’anno รจ stato dedicato ai risultati raggiunti sul versante dei diritti e delle disparitร . Ogni bambino conta :progressi e disparitร . Nel sito dell’Unicef una bella presentazione interattivaย permette di farsi un’dea della situazione cui versa l’infanzia nel mondo.
I numeri del rapporto
I risultati positivi
-
circaย 90 milioni di bambiniย sarebbero mortiย prima del quinto anno di vita,ย se il tasso di mortalitร infantile fosse rimasto ai livelli del 1990. In gran parte, questo risultato dipende dai progressi nel campo delleย vaccinazioni,ย della salute, dellโaccesso allโacqua e ai servizi igienico sanitari
-
Dal 1990 il miglioramento nell’alimentazione haย ridotto del 37%ย il ritardo nella crescita (malnutrizione cronica).
-
Lโiscrizione alla scuola primaria รจ aumentata anche nei paesi meno sviluppati. Nel 1990 solo il 53% dei bambini in questi paesi era ammesso a scuola; dal 2011 il tasso ha raggiunto lโ81%.
Le disparitร e le sofferenze dei bambini
-
Nel 2012,ย 6,6 milioni di bambiniย sotto i 5 anni โ 18.000 ogni giorno โย sonoย morti per cause che si sarebbero potute prevenire
-
15% dei bambini svolge un lavoroย che lede il diritto all’istruzione, allo svago e alla protezione dallo sfruttamento
-
11% delle giovani donne siย sonoย sposate prima di aver compiuto 15 anni, correndo cosรฌ seri rischi per la propria salute, istruzione e tutela.
I dati rilevano inoltre divari e diseguaglianze, mostrando come i traguardi dello sviluppo non siano distribuiti uniformemente:
-
nelle famiglie piรน povere ci sonoย tre probabilitร in meno, rispetto a quelle nei paesi piรน ricchi, di essereย assistiti alla nascita da un operatore qualificatoย
-
Inย Niger, il 39% delle famiglie rurali ha accesso allโacqua potabile rispetto al 100% delle famiglie urbane
-
Inย Ciad, per ogni 100 ragazzi che frequentano la scuola secondaria, sono appena le ragazze iscritte
I dati statistici
Salute
-
Nel 2012, 6,6 milioni di bambini sotto i 5 anni โย 18.000 ogni giornoโ sono morti per cause che si sarebbero potute facilmente prevenire o curare. La maggior parte di questi bambini viveva in cittร o paesi in cui, a causa della povertร o della posizione geografica, non esistono sufficienti servizi di base.
-
Circaย 90 milioni di bambiniย sarebbero morti prima dei 5 anni se il tasso di mortalitร infantile fosse rimasto ai livelli del 1990. In gran parte, questo numero di vite salvate dipende dai progressiย compiuti nel campo delle vaccinazioni, della salute, dellโaccesso allโacqua e ai servizi igienico sanitari.
-
I bambini piรน poveri del mondo hannoย tre probabilitร in menoย rispetto a quelli piรน ricchi di essere assistiti da un operatore qualificato alla nascita.
-
Lโinsufficiente assistenza durante la gravidanza e durante il parto รจ una delle cause maggiormente responsabili delle circaย 300.000 morti materneย che si registrano ogni anno, e di circaย 3 milioni di decessi neonataliย nel primo mese di vita.
-
Dal 1990, il miglioramento della nutrizione haย ridotto del 37% il ritardo nella crescita(malnutrizione cronica).
-
Polmonite e diarreaย sono le principali malattie killer dei bambini. Si stima che dei 6,6 milioni di morti infantili sotto i 5 anni, il 17% siano dovute a polmonite e il 9% alla diarrea.
Acqua e igiene
-
Sono piรน di 1.400 i bambini che muoiono ogni giorno, in media, a causa di malattie diarroiche dovute a ad acqua contaminata, carenza di servizi igienici e scarsa igiene personale.
-
Dal 1990, nel mondo, oltreย 2,1 miliardi di personeย hanno accesso all’acqua potabile.Tale progresso non ha perรฒ riguardato tutti coloro che vivono nelleย aree rurali: essi rappresentano meno della metร della popolazione mondiale, ma sono lโ83% della popolazione ancora priva di accesso allโacqua potabile.
-
Sebbene la diarrea possa essere curata efficacemente e senza grandi costi con iย sali per la reidratazione orale, i bambini delle famiglie piรน ricche che si ammalano di diarrea hanno 4 probabilitร in piรน di ricevere cure rispetto ai bambini piรน poveri.
Vaccinazioni e HIV-AIDS
-
Dal 1990 circaย 1,9 miliardi di personeย hanno avuto accesso aย servizi igienici adeguati.
-
Ogni anno le vaccinazioni di routine salvano da 2 a 3 milioni di bambini. Nel 2011, circa lโ83% di tutti i bambini รจ stato vaccinato contro malattie immuno-prevenibili.
-
Il numero di bambini sotto i 5 anni morti a causa delย morbilloย รจ diminuito da 482.000 nel 2000 a 86.000 nel 2012, grazie a una grandissima copertura vaccinale che ha aumentato il numero di bambini vaccinati dal 16% nel 1980 allโ84% nel 2012.
-
I giovani tra i 15 e i 24 anni rappresentano circa il 39% dei nuovi adulti con infezione da HIV. I giovani hanno il diritto di conoscere come proteggersi.
Protezione dell’infanzia
- Nel mondoย 230 milioni di bambiniย sotto i cinque anni โ 1 su 3 โ non sonoย mai stati registrati anagraficamente. Ufficialmente, sono bambini che non esistono.
- A livello globale, nel 2012, soltanto il 60% di tutti i neonati รจ stato registrato alla nascita. Il tasso varia significativamente a seconda della regione, con livelli piรน bassi inย Asia meridionaleย e inย Africa Subsahariana.
- Ilย 15% dei bambiniย svolge un lavoroย che viola il diritto alla protezione da sfruttamento economico, allโistruzione e al gioco.
- 11% delle giovani donneย si sonoย sposate prima di aver compiuto 15 anni, con gravi conseguenze per la salute, lโistruzione e la tutela dei diritti.
Istruzione
-
Nonostante decenni di intenso impegno, ancoraย 57 milioni di bambiniย nel mondoย non frequentano la scuola primaria.
-
A livello mondiale, solo il 64% dei maschi e il 61% delle femmine nella fascia di etร corrispondente sono iscritti allaย scuola secondaria. Nei paesi meno sviluppati, questa percentuale scendeย rispettivamente al 36% e al 30%,
-
Oggi molte piรน ragazze che in passato frequentano la scuola, ma nel 2011 ancora circa31 milioni di bambineย in etร scolare risultavanoย analfabete.
Disparitร : alcuni esempi
-
Nella Repubblica Democratica del Congo, le indagini campione a indicatori multipli dellโUNICEF (MICS) 2010 hanno rilevato che solo il 28% delle nascite era stato registrato. I piani di azione elaborati e realizzati con il coinvolgimento della comunitร hanno portato ad un aumento della registrazione anagrafica: in un distretto, รจ passata dal 6% nel giugno 2012 al 41% nel dicembre 2012. Le donne in gravidanza hanno inoltre beneficiato nel 58% dei casi di almeno quattro visite prenatali rispetto al 16% dei sei mesi precedenti.
-
In Serbia, i dati delle MICS4 hanno mostrato un lento aumento delle iscrizioni in etร prescolare, ma hanno rivelato lacune all’interno del paese. Altre domande aggiunte al questionario MICS hanno contribuito a determinare le ragioni specifiche per cui i bambini non frequentano la scuola materna, permettendo all’UNICEF di aumentare la consapevolezza dei genitori sull’importanza di stimoli nella prima infanzia e per sostenere una gamma piรน diversificata di opzioni nell’istruzione prescolare.
-
In Niger il 39% delle famiglie rurali ha accesso allโacqua potabile rispetto al 100% delle famiglie urbane.
-
Il 4% dei tanzaniani piรน poveri sono registrati alla nascita, rispetto al 56% dei piรน ricchi.
-
In Ciad, per ogni 100 ragazzi che frequentano la scuola secondaria, le ragazze sono 44.
-
In Burkina Faso, il 76% delle ragazze e delle donne tra i 15 e i 49 anni hanno subito mutilazioni genitali, ma solo il 9% รจ a favore della pratica.
ย Mortalitร infantile
I 10 paesi con iย piรน alti tassi di mortalitร tra 0 e 5 anniย (numero di decessi avvenuti per ogni mille nati vivi), datiย 2012:
-
Sierra Leoneย ย 182
-
Angolaย ย ย 164
-
Ciadย ย ย 150
-
Somaliaย ย ย 147
-
Repubblica Democratica delย Congoย 146
-
Repubblica Centrafricanaย 129
-
Guinea Bissauย ย 129
-
Maliย ย ย 128
-
Nigeriaย ย ย 124
-
Nigerย ย ย 114
LโItalia ha un tasso di mortalitร di 4 per mille, e si posiziona al 174ยฐ posto nella graduatoria globale, a pari merito con altri 14 Stati industrializzati.
Fonte Unicef 2014