
Cinque anni fa, il Malawi ha dato un civico esempio di democrazia, nonostante un tentativo, non andato in porto, di rubare le elezioni da parte dell’ex presidente Pether Mutharika, a scapito di Lazarus Chakwera, un predicatore  evangelista e conservatore formatosi in America.
Oggi martedì 16 settembre, il Malawi torna alle urne, stufo delle promesse non mantenute, dalle ore di coda per far rifornimento – carenza di benzina – e dall’inflazione che ha fatto lievitare il paniere della spesa nell’ordine del 30% annuo.
I giovani disillusi dal presidente Chakwera, che a fronte del milione di posti di lavoro formale promessi solo il 5% ha potuto avere un lavoro (Fonte Afrobarometer). Molti sono andati nelle fattorie in Israele dopo la firma dell’accordo tra i due governi.
Purtroppo l’alternativa oggi è scoraggiante, il vecchio presidente Pether Mutharika, a 85 anni, minaccia un ritorno al potere.
La sensazione è quella di un profondo disagio democratico, un pericolo per questa nazione che cinque anni fa viveva con entusiasmo l’insediamento  di Lazarus CHakwea.
Seguiremo i risultati