Racconta il tormento di un uomo che ha desiderato
una ragazza, una sconosciuta che raccoglieva piante su una collina del Ruanda.
L’ha violentata. Era l’anno del genocidio. Dopo tredici anni quell’uomo decide
di confessarsi. E’ una storia di smarrimento tra rimorso e responsabilità, tra la giustizia divina e quella degli uomini, tra coraggio e codardia, contenuta in una pellicola di 19 minuti: “Confession”.
Vincitore del 16° Premio” Città di Venezia” – annunciato lo scorso aprile a
Milano, al Festival del Cinema africano – il suo regista, Daddy Ruhorahoza, arriverà
giovedì 4 settembre in Laguna, nell’ambito degli eventi collaterali alla 65°
Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il Ruanda post-genocidio, di cui
“Confession” mette in risalto le dimensioni necessarie della riflessione e del
perdono, diventa il tema principale dell’edizione 2008 del Premio Città di
Venezia, curato da Michele Serra. La rassegna è dedicata alle tematiche interculturali e ai cineasti
generalmente esclusi dai circuiti commerciali occidentali che, con il loro
lavoro, fanno apprezzare il cinema del proprio Paese, invitando gli operatori culturali della propria area geografica a
un impegno artistico, sociale, morale, e dando il loro contributo affinché il
cinema sia una degna rappresentazione della
realtà e della vita di cui è espressione.
Ospite dell’evento, oltre a Daddy
Runhoraza, è anche la regista marocchina
Khadija Leclère, autrice del corto Sarah,
vincitrice per il Miglior
cortometraggio africano al 18° Festival del Cinema africano di Milano 2008.
Gli altri film della rassegna:
Munyurangabo (Liberation Day) di Lee Isaac Chung / Ruanda, USA / 2007 / 97′; Sometimes in April di Raoul Peck /
USA, Francia / 2005 / 139′; Un giorno
particolare di Adil Tanani / Marocco, Italia / 2006 / 18′; Homeland di Jacqueline Kalimunda /
Ruanda, Francia / 2007 / 54′;
Timpoko di Serge Armel Sawadogo /
Burkina Faso / 2008 / 14′; Percussion Kid di Mohamed Achaour /
Marocco / 2006 / 17′.
Proiezioni: venerdì 5 al Palazzo del
Cinema (Lido – Sala Pasinetti) e sabato 6 al Centro Culturale Candiani di
Mestre.