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Il 70% delle terre coltivabili in Africa è inutilizato

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Da una parte l’accaparramento di terre fertili conosciuto come   land grabbing, dall’altra il 70% delle terre coltivabili nell’Africa sub-sahariana inutilizzato, nel mezzo l’insicurezza alimentare. Questi il dati emersi dal rapporto “African Agricolture Status Report: Focus on Staple”, presentato recentemente a Maputo, capitale del Mozambico, dall’Associazione per un Rivoluzione Verde (AGRA) .
Il rapporto raccoglie dati e analisi di 16 paesi del continente africano incrociati con  dati provenienti  da più di 15 organizzazioni nazionali e internazionali, tra cui ministeri dell’agricoltura, la Banca Mondiale, la Food and Agriculture Organization e il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, per monitorare  lo sviluppo dell’agricoltura in Africa.
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Il Report si concentra sulle colture di base destinate all’alimentazione umana e animale come i cereali e tuberi, prodotti per un 75% in Africa.
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Il rapporto rivela che:

  1. La ricerca e sviluppo (R&S) nel settore agricolo in Africa ha scarsa capacità. Sono 70 ricercatori ogni milione di abitanti contro i 2.640 degli Stati Unitoi e i 4.380 del Giappone.
  2. Si registra in un certo numero di paesi un calo della fertilità del suolo che minaccia la produzione agricola e lo sviluppo agricolo. Contemporaneamente l’approvvigionamento di fertilizzati è uno ei più cari considerando che negli Stati Uniti il costo per tonnellata di fertilizzanti consegnati alle aziende agricole è di US $ 226, in Zambia, per la stessa tonnellata raggiunge i 414 US $. Il consumo di concimi minerali in Africa è di circa 10 kg per ettaro, contro i 125 in Brasile e 150 in Asia.
  3.  Le leggi e  regolamenti nazionali e regionali sono obsoleti  e stanno limitando lo sviluppo dei  mercati delle  sementi in Africa. La durata media del processo di rilascio di nuovi semi è di circa tre anni nella maggior parte dei paesi dell’Africa sub-sahariana.
  4.  I costi e le importazioni sovvenzionate degli alimenti stanno indebolendo i mercati agricoli africani, già penalizzati dallo scarso accesso al credito- solo lo 0,25% dei prestiti bancari va all’agricoltura-   restrizioni commerciali e di elevati costi di trasporto fanno il resto nonostante l’agricoltura rappresenti il 40% del PIL.
  5. Le donne, che rappresentano la maggioranza dei piccoli agricoltori in Africa, sono pesantemente svantaggiati dagli attuali sistemi di diritto fondiario. Questo riduce la loro capacità di accesso al credito,alle tecnologie e servizi agricoli. I dati poi evidenziano come le donne abbiano cinque volte meno le probabilità degli uomini di possedere la terra.

 
imagesNel corso del Forum di Maputo il vice presidente di AGRA ha affermato:   “Se vogliamo riuscire a portare una rivoluzione verde in Africa, abbiamo bisogno di registrare e capire dove fare progressi, ma anche dove siamo in ritardo. Il report  qui presentato per  la prima volta, ci mostra l’immagine vera  dell’agricoltura e ci permette di fare confronti tra paesi. I dati forniti sono affidabili e per questo ci auguriamo lo sviluppo di politiche responsabili ed efficaci”.
A margine della presentazione della Rivoluzione verde africana Jane Karuku, Presidente di Agra, ha ribadito  la necessità per i politici e i decisori di predisporre azioni e investimenti tali da garantire un maggior impatto sul raggiungimento della sicurezza alimentare e la riduzione della povertà.
 
 

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