Via Romeo Battistig, 48 - Udine (UD)

Giornata mondiale contro il lavoro minorile

Child Labour

Nel mondo ci sono ancora oltre 215 milioni di bambini lavoratori, circa 3 milioni in meno del 2006. Questo significa che non sono stati fatti grandi passi avanti per eliminare la piaga del lavoro minorile che viene sfruttato nei modi peggiori.
La giornata mondiale dedicata a questo tema vuole essere l’occasione per stimolare e sollecitare ulteriori iniziative per ridurre ed eliminare il lavoro minorile. Non solo attraverso la tolleranza zero, ma soprattutto mettendo in campo azioni mirate e coordinate in modo efficace in ogni Paese, così come India e Brasile stanno facendo da anni con investimenti di compensazioni del reddito, per consentire alle famiglie di mandare i bambini a scuola anziché al lavoro.
Per questo riteniamo importante sostenere l’infanzia attraverso la quale si può sostenere la famiglia, integrare il reddito per garantire al bambino/a l’accesso all’educazione, all’assistenza medica. Vi invitiamo anche per questo ad aderire al nostro programma di Sostegno a Distanza compilando l’apposito modulo on line.
Definizione di lavoro minorile
Il lavoro minorile non è quello  che i bambini fanno a casa per aiutare i genitori nelle faccende domestiche o nel coltivare un piccolo orto, non è uno strumento di educazione ma si tratta di sfruttamento che rasenta per certi aspetti la schiavitù. Una situazione intollerabile presente in molti paesi del sud est asiatico, dell’Africa sub-sahariana e dell’America Latina. Il lavoro minorile è quello che priva i bambini della loro infanzia, la loro potenzialità e la loro dignità e che influisce negativamente nel processo di sviluppo fisico e mentale. In genere si riferisce  al lavoro che è

  • mentalmente, fisicamente o moralmente pericoloso e dannoso per i bambini
  • interferisce con la loro istruzione privandoli della possibilità di andare a scuola
  • obbliga il bambino a lasciare la scuola oppure o impone  forme di frequenza scolastica con lavoro eccessivamente lungo  e pesante.

Nelle sue forme più estreme, il lavoro minorile riduce in schiavitù, i bambini vengono separati dalle famiglie, esposti a rischi gravi e malattie, oppure lasciati a se stessi per le strade delle grandi città, spesso in età precoce.
Le peggiori forme di lavoro minorile
Il lavoro minorile assume   forme diverse e per questo una delle priorità è quella di eliminare senza indugio le forme peggiori di lavoro e sfruttamento minorile, così come previsto dalla Convenzione ILO n° 82 così identificate:
a) Tutte le forme di schiavitù o pratiche analoghe, quali la vendita o la tratta di minori, la servitù per i più deboli e l’asservimento, il lavoro forzato o obbligatorio, compreso il reclutamento forzato e ovviamente l’utilizzo dei bambini nei conflitti armati.
b) L’impiego, l’ingaggio o l’offerta del minore a fini di prostituzione, di produzione di materiale pornografico o di spettacoli pornografici.
c) L’impiego, l’ingaggio  o l’offerta del minore ai fini di attività illecite, in particolare per la produzione e il traffico della droga, come definiti nei trattati internazionali pertinenti.
d) Il lavoro che, per sua natura o per le circostanze in cui viene svolto, rischia di compromettere la salute, la sicurezza o la moralità del minore. I così chiamati “lavori pericolosi”
Come possiamo vedere le parole molto crude ci fanno vedere un mondo diverso, cattivo che non ha rispetto per la dignità umana e soprattutto per la componente più debole e indifesa quali sono i bambini.
Il grafico a torta qui sotto riportato evidenzia la distribuzione  del lavoro per branca economica dei bambini dai 5 ai 17 anni.distribuzione lavoro infanzia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il settore agricolo comprende  le attività di agricoltura, la selvicoltura caccia e pesca.
Il settore  industriale comprende le industrie estrattive, produzione, costruzione e servizi di pubblica utilità (elettricità, gas e acqua)
Il settore dei servizi è costituito da commercio all’ingrosso e al dettaglio, ristoranti e alberghi, trasporto, stoccaggio, e le comunicazioni; finanza, assicurazioni, immobiliari e servizi alle imprese, e della comunità, nonché servizi sociali personali.
Le ultime statistiche sul lavoro minorile pericoloso

  • Più della metà (53%) di tutti i bambini lavoratori in tutto il mondo fanno lavori pericolosi.
  • I lavori pericolosi tra i bambini 15-17 anni è in aumento, mentre per i bambini da 4 anni in avanti (periodo 2004-2008), è salito del 20% da 52 a 62 milioni.
  • Il rapporto tra ragazzi e ragazze (15-17 anni) che fanno lavori pericolosi è di 2 a 1. Per le ragazze il numero è sceso del 24% (periodo 2004-2008)
  • Il 15% di tutti i bambini dell’Africa sub-sahariana sono coinvolti nei lavori pericolosi.

Aspetti correlati: AIDS e Genere
Il lavoro minorile è un problema complesso con molte cause. Mentre la povertà della famiglia è citata spesso come il, fattore più importante  che spinge i bambini nel mondo del lavoro, ma sono anche altri i fattori che entrano in gioco. In Africa, per esempio, la pandemia dell’AIDS è stata particolarmente dura con i bambini. Milioni sono rimasti orfani e costretti a lavorare per sopravvivere , mentre altri hanno dovuto rinunciare all’istruzione per lavorare al fine di sostenere i genitori malati. Inoltre bisogna anche considerare la perdita di migliaia di insegnanti che ha messo sotto pressione il sistema scolastico di molti Stati.
La differenza di genere poi incide sull’avvio al lavoro da parte delle famiglie, possono  influenzare l’accesso all’educazione o all’assistenza e questo varia anche da cultura a cultura, anche se in genere le bambine sono quelle che vengono maggiormente penalizzate nell’accesso all’istruzione. Per questo uno degli obiettivi della Convenzionane è quello di integrare e raggiungere la parità di genere.

Preferenze Privacy
Quando visiti il ​​nostro sito Web, può memorizzare informazioni attraverso il tuo browser da servizi specifici, di solito sotto forma di cookie. Qui puoi cambiare le tue preferenze sulla privacy. Si noti che il blocco di alcuni tipi di cookie può influire sulla tua esperienza sul nostro sito Web e sui servizi che offriamo.
DONA ORA