Via Romeo Battistig, 48 - Udine (UD)

Giornata internazionale del Migrante

nuove occasioni di vita e di relazioni. Spesso ci dimentichiamo che dietro la parola immigrato, utilizzata spesso per additare qualcuno di diverso e in genere qualcuno che delinque, c’è sempre una Persona e come tale va considerata e accolta. Le nostre società occidentali, che tanto si danno da fare per esportare i Diritti Umani, dovrebbero guardare a come oggi  li applicano a questa diaspora dell’umanità che passa anche per l’Italia ed è costantemente mobile.

Ci vorrebbero anche i “diritti” per le persone che emigrano, non solo il diritto di asilo, oggi spesso disatteso, ma un diritto che tutte le persone portano con se che è quello della vita, della dignità e della speranza per un futuro migliore.

L’ultimo rapporto umano sullo sviluppo, elaborato dall’UNDP, è dedicato ai grandi processi migratori è intitolato in modo eloquente: Superare le barriere: la mobilità umana e lo sviluppo.  Abbiamo tradotto un passo:

La mobilità umana può essere estremamente efficace nell’accrescere il reddito di una persona, nonché le prospettive di salute e di istruzione. Ma il suo valore va oltre a questo: essere in grado di decidere dove vivere è un elemento fondamentale della libertà umana. Quando le persone si spostano, si imbarcano in un viaggio di speranza e di incertezza, sia all’interno che attraverso i confini internazionali. La maggior parte delle persone emigra sia in cerca di migliori opportunità, sperando di avere un matching tra il proprio talento con le necessità e risorse nel paese di desitinazione. L’aspirazione, ovviamente, è quella di poter beneficiare se stessi e i propri familiari, che spesso li accompagnano o li seguono. Se avranno successo, la loro iniziativa ed i loro sforzi premieranno anche coloro che sono rimasti a casa e la stessa società che hanno scelto come la loro nuova casa. Ma non tutti ci riescono. Molti migranti che lasciano gli amici e la famiglia, possono trovarsi ad affrontare situazioni di grave solitudine, possono sentirsi non accettati tra le persone che temono o risentono dei nuovi arrivati. Possono perdere il posto di lavoro o ammalarsi e non essere in grado di accedere ai servizi di supporto di cui hanno bisogno al fine di prosperare.

Sono circa 740 i milioni di persone nel mondo sono migranti interni, quattro volte quelli che si sono trasferiti a livello internazionale.Tra le persone che hanno varcato le frontiere nazionali, solo poco più di un terzo si è spostato da un’area povera ad un Paese sviluppato, meno di 70 milioni. La maggior parte dei 200 milioni di migranti internazionali, si è spostato da un paese in via di sviluppo ad un altro o tra paesi sviluppati.

Il fenomeno come evidenziano i dati è planetario, non solo occidentale, non solo italiano. Faremmo molto meglio a confrontarci e a convivere questa dimensione perché con le nostre politiche, con le nostre leggi repressive, con rendere la vista difficile a queste persone, non si va da nessuna parte. Una politica di pace, di accoglienza, di reciproco rispetto e di giustizia. Questi dovrebbero essere i principi ispiratori che una saggia politica dovrebbe potere tradurre in scelte e decisioni.

Preferenze Privacy
Quando visiti il ​​nostro sito Web, può memorizzare informazioni attraverso il tuo browser da servizi specifici, di solito sotto forma di cookie. Qui puoi cambiare le tue preferenze sulla privacy. Si noti che il blocco di alcuni tipi di cookie può influire sulla tua esperienza sul nostro sito Web e sui servizi che offriamo.
DONA ORA