Foto: Azione contro la fame
La sicurezza alimentare e nutrizionale nel mondo, secondo l’ultimo rapporto della FAO 2017, evidenzia un aumento globale della fame. Dai 777 milioni del 2015, siamo passati a 815 milioni nel 2016. Una nuova ondata di fame, in controtendenza rispetto al calo costante degli ultimi due decenni. Questa ondata di fame è stata particolarmente acuta nel Sud Sudan, con la carestia dichiarata nel mese di febbraio, e avvisagli ad alto rischio carestia in Somalia, Yemen e Nigeria nordorientale.
I conflitti sono la principale ragione di questo rovesciamento di tendenza. I dati mostrano che la maggior parte delle persone affamate vive nei paesi colpiti da conflitti: 489 milioni di persone, il 60% della popolazione mondiale che soffre la fame. I bambini sono poi la parte più debole, quella più colpita dalla fame e dalla malnutrizione: 122 milioni di bambini vivono nelle zone investite da conflitti. Questo significa che un’intera generazione crescerà con ridotte abilità sociali e produttive che incideranno negativamente sullo sviluppo delle comunità.
Il Global Report on Food Crises 2017, ha dimostrato che 10 delle peggiori crisi alimentari nel mondo, nel corso del 2017 erano determinate dai conflitti.Questi influenzano negativamente l’insicurezza alimentare in modi diversi. Causano spostamenti di massa, recessioni economiche, interrompe la dinamica occupazionale, erode le finanze e i risparmi necessari anche per la protezione sociale e la salute e, ovviamente, rende il cibo meno disponibile e accessibile. Queste persone fanno molto affidamento sull’agricoltura, ma i conflitti minano anche le produzioni e le filiere agricole. I conflitti minano la resilienza delle persone delle famiglie che vedono vanificati i loro sforzi con la distruzione, spesso irreversibile, dei loro mezzi di sussistenza necessari per garantire la loro sicurezza alimentare, nutrizionale e della stessa dignità.
Paesi dove oltre ¼ della popolazione soffre di fame acuta | % di popolazione colpita | Numero di persone colpite |
Yemen | 60% | 17 milioni |
Sud Sudan | 45% | 4,8 milioni |
Siria | 33% | 6,5 milioni |
Libano | 33% (due to large numbers of Syrian refugees) | 1,9 milioni |
Repubblica Centrafricana | 30% | 1,1 milioni |
Ucraina | 26% | 1,2 milioni |
Afghanistan | 25% | 7,6 milioni |
Somalia | 25% | 3,1 milioni |