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Aiutiamo i Bambini ad andare a scuola
La situazione dei conflitti in vaste aree del mondo, i disastri naturali (vedi terremoto Nepal), stanno rendendo difficile la vite di milioni di persone e in particolar modo quella dei bambini. L’inviato speciale dell’ONU per l’istruzione nel mondo Gordon Brown, ex premier laburista della Gran Bretagna è stato categorico nell’appello lanciato ieri (21 maggio)dalle Nazioni Unite: “Questo non è l’anno del bambino, è l’anno della paura per il bambino”. I numeri parlano da soli: 57 milioni di bambini fuori dalle scuole, 7,5 milioni di bambini profughi, 5 milioni di bambine obbligate a sposarsi prima del 15° anno d’età. E ricorda al mondo occidentale che “istruire uno scolaro in Africa costa 800 dollari, contro i 100 mila dollari che spendiamo in Europa”.
Ora nelle zone di conflitto ci sono più di 20 milioni di bambini che non vanno a scuola e vengono privati della possibilità di istruzione e di protezione. Anche per queste ragioni è stata formulata la richiesta per la creazione di un “Humanitarian Fund for Education Emergencies” un fondo umanitario per agire in caso di emergenza e assicurare comunque l’accesso alla scuola all’infanzia.
Questo è ora l’anno peggiore per i bambini sfollati all’interno del proprio paese, ora è anche l’anno peggiore dal 1945 per il numero di bambini rifugiati che si trovano al di fuori del proprio paese. E ‘anche l’anno peggiore per gli attacchi contro scuole che impediscono ai bambini di andare a scuola. La migliore precauzione e prevenzione contro la vittima della tratta, è quello di favorire e sostenere la partecipazione dei bambini all’educazione, alla scuola.