La Rumba congolese, genere musicale e danza molto comune nelle aree urbane della Repubblica Democratica del Congo e della Repubblica del Congo è stata inserita nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità . Un riconoscimento a questo genere musicale, di provenienza cubana, frutto della contaminazioni e dell’urbanizzazione. Nella Brazzaville francese e nella Kinshasa belga, che si fronteggiavano dalle due ampie rive del fiume Congo, secondo Sylvain Bemba, storico della musica congolese moderna, “è nato un nuovo modo musicale”. Se negli anni venti, uomini e donne africani vestivano abiti occidentali e ballavano danze moderne come one-steps, foxtrot, valzer , grazie ad orchestre che suonavano un insieme di strumenti occidentali e africani. Nella nella metà degli anni trenta Jean Réal, francese della Martinica, direttore artistico al Congo-Océan Hotel fonda la Congo Rumba, con musicisti africani locali che suonavano ballabili latinoamericani e caraibici come la biguine della Martinica e la rumba cubana.
Fu Emmanuel Dadet, congolese che tra la fine degli anni trenta formò quella che è stata ricordata come la prima dance band di Brazzaville a conduzione africana, la Melo-Congo, con repertorio la rumba e non solo. Poi a partire dagli anni cinquanta la musica leggera urbana del Congo ha iniziato ad utilizzare i termini come “rumba” o “rhumba”.
Oggi la Rumba svolge anche un importante ruolo sociale ed economico ed è considerata parte essenziale e rappresentativa dell’identità del popolo congolese e della sua diaspora.
Biblioteca dell’Africa per approfondire : Musica dell’Africa Nera; di Leonardo D’Amico e Andrew L.Kaye, L’Epos editore
Musica Migrante; di Luca D’Ambrosio, Arcana Editrice
Musica Africana ; Chris Stapelton-Chris May, Arcana Editrice